Fitch: dopo banche venete cresce pressione sulla cessione di Npl
La pressione sulle banche dell’Eurozona affinché dismettano i propri Npl è destinata a crescere, dopo le esperienze della messa in liquidazione delle banche venete e il salvataggio di Banco Popular Espanol: lo scrive Fitch in un report in cui si segnala come siano le banche greche e cipriote quelle più a rischio.
“In Italia il problema dei crediti deteriorati è andato crescendo durante un lungo periodo recessivo e solo di recente l’economia ha iniziato a dare alle banche un po’ di respiro per affrontare questa eredità. Se la massiccia cartolarizzazione di Npl prevista da UniCredit e sostenuta dal suo recente aumento di capitale e da Banca Monte dei Paschi di Siena come parte della sua ricapitalizzazione precauzionale dovessero essere lanciati con successo nel prossimo mese, riteniamo che anche altre banche potrebbero prendere la strada delle cartolarizzazioni per ridurre lo stock di Npl. Ma le grandi operazioni di vendita e cartolarizzazione di Npl sono difficili da portare a termine e nessuna di queste grandi operazioni già annunciata è stata ancora ufficialmente portata a termine”.
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L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.