Esponente Fed: rialzo tassi deve diventare “sistematico”
Esther George, la presidente della Fed di Kansas City, ha sottolineato che il rialzo dei tassi da parte della banca centrale americana “deve diventare sistematico“, dal momento che le aspettative sull’inflazione a cinque anni (contratti swap forward) tendono verso l’alto, anche se rimangono ancora su livelli abbastanza contenuti (2,48%). Dopo le parole pronunciate al Congresso ieri da Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, una stretta monetaria a dicembre viene data per scontata dai mercati. Nel 2016 George è una esponente con diritto di voto del comitato di politica monetaria della banca centrale.
L’elezione contro pronostico di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha mandato in confusione il mercato dei bond, in particolare in Usa anche se non unicamente in tale regione. Secondo un’analista tecnica, Louise Yamada, la storia degli ultimi 200 anni insegna che i tassi dei titoli di stato americani non possono che salire dai livelli attuali. La media degli ultimi 200 anni è di oltre il 5,18%.
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L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.