Eni: tra le big oil europee preferite da Morgan Stanley
Seduta di cali, seppur moderati, per Eni a Piazza Affari. Il titolo del Cane a sei zampe, dopo la recente corsa che l’ha portato a toccare i massimi da 20 mesi, cede oggi lo 0,4% sotto la soglia dei 12 euro.
Eni, con alcune big del comparto petrolifero europeo, è finita sotto la lente di Morgan Stanley che ha confermato la raccomandazione overweight e ha alzato il target price a 14,7 euro (in compagnia di Shell è tra le preferite del settore oil di Morgan Stanley.
Nel complesso, secondo l’analisi della banca d’affari Usa, le major petrolifere europee sono destinate a generare alti livelli di free cash flow, ridurre il gearing in bilancio e aumentare la quota di utili da distribuire agli azionisti. Con valutazioni convincenti e rendimenti obbligazionari che portano la rotazione verso il value, Morgan Stanley ribadisce la view ‘Attractive’.
Breaking news
Verso la quarta settimana consecutiva di ribassi.
Per quanto riguarda il trend del Pil, “l’attività economica è cresciuta nel complesso in modo lieve rispetto alla fine di febbraio”.
“Nel confermare la legittimità del proprio operato”, la società ha invitato “Blubell Capital Partners a non diffondere informazioni ingannevoli e a non intraprendere nel proprio esclusivo interesse iniziative palesemente prive di fondamento che possano turbare il corretto svolgimento della seduta assembleare”.
United Airlines ha subito perdite per 200 milioni di dollari nel primo trimestre 2024 a causa del blocco di 20 giorni della sua flotta di Boeing 737 Max 9, seguito a un incidente di un modello simile di Alaska Airlines. La compagnia aerea punta il dito contro Boeing per le conseguenze finanziarie.