10:44 venerdì 8 Ottobre 2021

Eni e l’Ipo per retail gas & power e rinnovabili: Equita indica i 3 motivi per cui la quotazione può creare valore

Eni ancora in primo piano a Piazza Affari in campagnia di altre big italiane del comparto petrolifero sostenute dal nuovo allungo rialzista delle quotazioni del petrolio (Wti è a ridosso degli 80 dollari, mentre il Brentsi muove sopra la soglia di 83 dollari). Tra le migliori del listino milanese Saipem e Tenaris che guadagnano rispettivamente il 2,2% e l’1,9%, mentre Eni registra un +1,4% a 11,75 euro. Nell’ultimo mese il titolo del Cane a Sei zampe ha messo a segno una crescita dell’11% circa, con un +37,4% da inizio anno. Osservando la view degli analisti, in media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Eni un prezzo obiettivo a 12,48 euro con potenziale upside del 6% circa. Sempre il consensus degli analisti su Bloomberg indica su Eni il 51,6% di giudizi Buy e il 38,7% Hold, mentre il 9,7% è posizionato sul Sell.

Eni e l’Ipo del 2022
Si candida ad essere la maggiore Ipo del 2022 a Piazza Affari. Ieri Eni ha annunciato l’avvio dell’iter per l’Ipo del business del business che integra le attività retail gas&power e quelle relative alle rinnovabili (Eni R&R). Un’operazione in cui il gruppo guidato da Claudio Descalzi manterrà la partecipazione di maggioranza nella nuova società quotata e punta a completare l’operazione nel corso del 2022, in base alle condizioni di mercato. I dettagli sull’iniziativa, incluso il nome della nuova società, verranno illustrati dal Cane a sei zampe nel corso del capital markets day in calendario il 22 novembre prossimo. “Puntiamo a diventare leader nella produzione e commercializzazione di prodotti completamente decarbonizzati e questa Ipo è un passo importante verso l’obiettivo”, ha commentato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

Equita apprezza Ipo e indica i 3 motivi per cui la quotazione potrà creare valore
“Apprezziamo che l`Ipo sia stata considerata come la migliore soluzione per valorizzare il business”, affermano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione di acquisto (rating buy) e target price di 13 euro su Eni. Equita ritiene inoltre che l’Ipo possa creare valore per tre ragioni: permettendo l’accelerazione del processo di transizione energetica e i relativi investimenti tramite la riduzione del debito; quotando una società che avrà multipli significativamente superiori a quelli di Eni; e rendendo indipendente dal punto di vista operativo e finanziario la nuova società che potrà attrarre investitori (debito e equity) preclusi alle società esposte al oil&gas.

Il punto tecnico su Eni (a cura dell’ufficio studi di Borse.it)

Eni, nonostante abbia recuperato oltre il 100% dai minimi di fine ottobre 2020, rimane ancora lontano dai massimi pre-Covid a 14,4 euro. Dopo aver quasi toccato la media mobile a 200 periodi, il titolo ha dato il via a metà luglio a un rimbalzo che è stato interrotto contro gli 11 euro. Brutto il seguente gap down che ha fatto scivolare Eni in area 10,3 euro. Da qui il titolo ha avviato un poderoso rimbalzo fino a toccare il massimo di periodo a 11,9 euro il 5 ottobre. In tale scenario, le prese di beneficio in atto potrebbero portare alla rottura di 11,4 euro con successivi target a 11 e 10,6 euro, area di prezzo dove passa anche la trend line rialzista avviata dai minimi di ottobre 2020 e confermata a luglio di quest’anno. Al rialzo, invece, servirà il sorpasso in forza (volumi e volatilità) di area 12 euro per poter mettere nel mirino 12,3 e 12,7 euro.

Breaking news

18/04 · 17:28
Bnl, il Tribunale di Roma “boccia” le esternalizzazioni

Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.

18/04 · 15:36
Nestlé sotto pressione per la strategia sull’alimentazione sana

La multinazionale Nestlé affronta critiche e pressioni da parte di una Ong supportata da investitori per migliorare la propria offerta di prodotti sani. Durante l’assemblea annuale, dovrà rispondere su come intende incrementare la quota di alimenti nutrienti nelle sue vendite, in risposta alle preoccupazioni sulla prevalenza di prodotti ad alto contenuto di sale, zucchero e grassi.

18/04 · 15:33
Wall Street, Nvidia e Amd in positivo nel premercato

I risultati trimestrali migliori del previsto di Taiwan Semiconductor Manufacturing (Tsmc), il maggiore produttore di semiconduttori al mondo, hanno avuto un impatto positivo sui titoli delle aziende del settore a Wall Street, grazie anche a previsioni ottimistiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale.

18/04 · 13:42
Banca Generali, i risultati del 2023 e il rinnovo del CdA

Durante l’ultima assemblea, Banca Generali ha approvato il bilancio 2023, distribuendo un dividendo di 251,2 milioni di euro ai suoi azionisti e rinnovando il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale.

Leggi tutti