Directa ammessa su Euronext Growth Milan, debutto il 22 dicembre al prezzo di 3 euro per azione
Directa ha ricevuto da Borsa Italiana il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni su Euronext Growth Milan. Il 22 dicembre è previsto l’inizio delle negoziazioni delle proprie azioni. Il prezzo di collocamento e vendita delle azioni è stato fissato in euro 3 per azione, per una valorizzazione complessiva delle 16,5 mln di azioni esistenti pari a 49,5 mln di euro. Il flottante, per un numero di azioni di 2.250.000 collocate, è pari al 13,64% del capitale sociale di Directa Sim.
Il collocamento è stato chiuso anticipatamente il 7 dicembre, invece che il 13 dicembre, in occasione dell’anniversario del primo ordine in borsa di Directa immesso via Internet il 7 dicembre 1998. Nel dettaglio l’IPO ha visto la richiesta di 6.997.000 azioni rispetto alle 2.250.000 allocate, con domanda pari a circa 3 volte le azioni oggetto dell’offerta.
“Ringraziamo Borsa Italiana per l’alto onore che ci ha riservato concedendoci di essere identificati con una sola lettera, la D, e speriamo che possa essere di buon auspicio per svilupparci come le prestigiose aziende cui ci accomuna la mono lettera del codice alfanumerico”, commenta Massimo Segre, Presidente di Directa. “Alla clientela retail è stato consegnato soltanto il lotto minimo di negoziazione e oltre 500 clienti non hanno potuto essere soddisfatti: per scusarsi Directa ha riconosciuto, a tutti coloro che pur manifestando la loro fiducia non hanno potuto acquisire azioni, una giornata di trading gratuito nel primo giorno di negoziazione del titolo”.
Breaking news
L’apertura di Wall Street segna un calo, influenzata dagli attacchi aerei di Israele contro l’Iran. Il petrolio aumenta di prezzo, mentre il dollaro si rafforza e l’oro registra un incremento. Il presidente Trump invita l’Iran al dialogo sul nucleare. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq mostrano significative perdite, mentre il Vix indica un aumento della volatilità.
La Banca d’Italia ha stimato che l’inflazione in Italia rimarrà contenuta fino al 2027, con un tasso dell’1,5% per il 2025 e il 2026, e del 2% nel 2027. Queste previsioni sono parte delle proiezioni macroeconomiche dell’Eurosistema. Senza la componente energetica e alimentare, l’inflazione sarà all’1,8% nel 2025, scendendo all’1,6% nel biennio successivo, grazie a minori pressioni sul costo del lavoro.
Le borse cinesi hanno chiuso in ribasso a seguito dell’attacco aereo di Israele contro l’Iran, aumentando l’incertezza in Medio Oriente. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso con un calo dello 0,59%, mentre l’indice di Shanghai è sceso dello 0,75%. I mercati avevano registrato i massimi da marzo grazie agli accordi commerciali tra USA e Cina.
La produzione industriale nell’area euro ha subito un calo del 2,4% ad aprile rispetto a marzo, con la Germania e la Francia in particolare difficoltà. In controtendenza, l’Italia ha registrato una crescita dell’1%. Questi dati, forniti da Eurostat, mostrano una variazione significativa rispetto ai mesi precedenti.