I ritorni del carry trade sono ai livelli più alti dal 7 dicembre, secondo quanto risulta dal Deutsche Bank G10 FX Carry Basket Index, segno che le condizioni del mercato per questa pratica di trading (nella quale si prende in prestito laddove i tassi sono bassi per investire ove sono più elevati) sono tornate favorevoli. I rally del rand sudafricano e del dollaro canadese, entrambi del 4% sull’euro, hanno aiutato questi risultati.

Gioca a favore del carry trade anche il ridimensionamento della volatilità delle valute, che secondo il JPMorgan’s Global FX Volatility Index è scesa al 10,95%, il livello minimo da un mese a questa parte.
“Quanto a lungo durerà questo ambiente carry-positive è la domanda chiave”, afferma in una nota Oliver Harvey, macro strategist presso Deutsche Bank, “La Fed potrebbe essere troppo colomba e la bassa crescita nei mercati emergenti potrebbe persistere; ma la domanda è quando una diventi rilevante per i mercati”.