Carburanti, Codacons: è allarme prezzi dopo aumento accise
E’ l’allarme per gli effetti della riduzione del taglio delle accise disposto dal Governo.
“Avevamo previsto un immediato rialzo dei listini dei carburanti alla pompa come conseguenza dell’aumento delle accise, e i numeri sul territorio ci danno ragione – spiega il presidente del Codancons Carlo Rienzi – Oggi un pieno costa in media 6,1 euro in più rispetto a novembre con un aggravio di spesa da +146 euro annui a famiglia, ma gli effetti più pesanti della misura adottata dal Governo si faranno sentire sui prezzi al dettaglio. I rialzi dei carburanti provocheranno infatti nei prossimi mesi rincari a cascata per beni e servizi, con ripercussioni sul tasso di inflazione già alle stelle”.
“Crediamo che il Governo debba rivedere la misura sulle accise, ampliando la riduzione almeno fino alla fine dell’emergenza prezzi e bollette in Italia, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e calmierare l’inflazione” – conclude Rienzi.
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Wall Street apre in rialzo grazie alla tregua tra Israele e Iran, che ha portato a un calo del prezzo del petrolio. Nonostante le violazioni simboliche del cessate il fuoco, il mercato si concentra sul quadro macroeconomico e sugli utili. La Fed non ha fretta di tagliare i tassi d’interesse, mentre il petrolio Wti cede oltre il 5%.
Il deficit delle partite correnti statunitense ha registrato un incremento significativo nel primo trimestre del 2025, raggiungendo i 450,2 miliardi di dollari rispetto ai 312 miliardi del trimestre precedente. Questo risultato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis, ha superato le aspettative del mercato, che prevedevano un aumento fino a 448 miliardi di dollari.
Nel terzo trimestre del 2024, le compravendite immobiliari in Italia mostrano un incremento dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, secondo i dati Istat. Il settore abitativo registra un aumento significativo nelle Isole e nel Nord, mentre il settore economico vede una diminuzione al Centro e al Sud. L’analisi del mercato immobiliare evidenzia trend regionali diversificati.
Le condizioni economiche in Germania mostrano segnali di miglioramento a giugno, secondo l’IFO Institute. L’indice IFO registra un aumento a 88,4 punti, superando le aspettative del mercato. Anche l’indice delle condizioni attuali e quello delle aspettative mostrano incrementi, suggerendo un potenziale rafforzamento dell’economia tedesca nei prossimi mesi.