Borse europee, segni meno in avvio: dati Cina e trimestrali sotto la lente
Debolezza in avvio di contrattazioni per le principali Borse europee, dopo le recenti positive performance. Nei primi minuti di scambi fioccano i segni negativi, con l’indice Dax che indietreggia dello 0,5% e il Ftse 100 che cede lo 0,2%. Giù anche il Cac40 che perde lo 0,57 per cento.
Gli investitori guardano ai dati in arrivo dalla Cina, in particolare al prodotto interno lordo (Pil). Nel terzo trimestre dell’anno, il Pil cinese è salito del 4,9% su base annua, meno della crescita pari a +5,2% attesa dagli analisti. Su base trimestrale, il Pil della Cina è avanzato dello 0,2%, meno del +0,5% stimato dal consensus e contro il precedente aumento dell’1,3%. A livello macro occhi puntati nel pomeriggio sugli Usa per l’uscita della produzione industriale di settembre e per l’indice di fiducia dei costruttori.
Un altro tema di rilievo sui mercati globali resta la stagione degli utili a Wall Street, dopo un inizio più forte del previsto la scorsa settimana. In particolare, l’attenzione si concentrerà su alcune trimestrali Usa, tra cui quella di Netflix e Johnson & Johnson ma anche su quella di Tesla, Verizon e IBM.
Breaking news
Il Brent balza del 3,6%, oltre la soglia di $90 al barile.
Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.
La multinazionale Nestlé affronta critiche e pressioni da parte di una Ong supportata da investitori per migliorare la propria offerta di prodotti sani. Durante l’assemblea annuale, dovrà rispondere su come intende incrementare la quota di alimenti nutrienti nelle sue vendite, in risposta alle preoccupazioni sulla prevalenza di prodotti ad alto contenuto di sale, zucchero e grassi.
I risultati trimestrali migliori del previsto di Taiwan Semiconductor Manufacturing (Tsmc), il maggiore produttore di semiconduttori al mondo, hanno avuto un impatto positivo sui titoli delle aziende del settore a Wall Street, grazie anche a previsioni ottimistiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale.