Borsa Usa pronta a rialzare la testa, ma prezzi rimangono storicamente alti
La Borsa Usa dovrebbe riuscire a rendersi protagonista di un bel rimbalzo quando riapre le contrattazioni tra quattro ore. I future sul Dow Jones sono in progresso di 350 punti, un gran bel risultato, sebbene insufficiente a recuperare tutte le perdite accumulate tra mercoledì e giovedì.
In tutti i modi, come sottolinea Fiona Cincotta di City, il peggio sembra alle spalle, almeno per ora. “Il selloff globale è finito e il mercato ora raccoglie i cocci dopo l’uragano. Il bilancio è il seguente: il Dow ha ceduto 1.400 punti in due giorni, i future sul Brent sono tornati in area $81 al barile e il dollaro è risalito a quota 1,1579 rispetto all’euro. Gli indici principali sono scesi al di sotto della media mobile a 200 giorni e incominciano a essere su livelli di ipervenduto”.
Ma le ragioni alla base dei cali dell’azionario (il rialzo dei tassi di interesse che ha alimentato il balzo dei rendimenti obbligazionari) sono ancora presenti e i prezzi di mercato sono tuttora su livelli storicamente “molto elevati” (vedi il grafico di Commerzbank sotto riportato). Per il momento anche le Borse europee sono ben intonate e sull’azionario è tornato il sereno. Non è dato sapere quanto durerà .
Breaking news
Merck ha annunciato l’acquisto di Verona Pharma, una societĂ britannica specializzata nelle malattie polmonari, per circa 10 miliardi di dollari. L’acquisizione rafforza la gamma di prodotti di Merck per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva. L’accordo, che prevede un prezzo di 107 dollari per azione, rappresenta un premio del 23% rispetto al prezzo di chiusura di Verona Pharma di martedì.
Il gruppo Volkswagen ha registrato un significativo calo delle consegne negli Stati Uniti nella prima metĂ dell’anno, influenzato dai dazi imposti dall’amministrazione USA. Le consegne sono diminuite del 6,7% su base annua in Nord America, con un crollo del 16,2% tra aprile e giugno, annullando i guadagni del primo trimestre.
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Il settore edilizio italiano ha subito un calo significativo nel primo trimestre del 2023, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Le autorizzazioni nel comparto residenziale sono diminuite del 10,2%, mentre la superficie abitabile è scesa del 7,2%. Anche l’edilizia non residenziale ha registrato una flessione dell’11,4%. Questi dati rappresentano i livelli piĂą bassi dal terzo trimestre del 2020.