08:30 venerdì 17 Luglio 2020

BCE: per IG Italia possibile aumento del piano PEPP nei prossimi mesi

“L’esito del meeting della BCE era abbastanza scontato ovvero una conferma delle strategie monetarie in essere.
Più interessante la conferenza stampa del governatore della BCE, Christine Lagarde che in sintesi ha confermato i segnali di una ripresa delle attività economiche (livelli tuttavia molto più bassi rispetto a quelli registrati pre Covid19). La Largarde ha sottolineato che i minimi sono stati toccati nel mese di aprile e poi si è assistito a un leggero recupero a maggio e giugno.

Tenendo conto che le pressioni inflazionistiche saranno molto deboli, rimangono necessari importanti stimoli monetari. E da qui la conferma del piano PEPP fino a giugno 2021, ricordando tuttavia che è un piano flessibile: sia nelle tempistiche degli acquisti; sia nel tipo di asset class comprati; sia nelle giurisdizioni degli asset acquistati”.

Così Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia, all’indomani della riunione della BCE, in una nota in cui spiega:

“Manteniamo sempre la nostra view che il piano PEPP possa essere incrementato nei prossimi mesi. In considerazione del fatto che lo scenario base dell’istituto di Francoforte prevede una seconda ondata di contagi e tenendo conto del ritmo di acquisti tenuto dalla BCE negli scorsi mesi riteniamo che entro fine anno ci possa essere un ulteriore incremento di 350-500 miliardi di euro del programma.
Altro elemento interessante che sarà discusso nei prossimi mesi sarà anche quello sull’aumento del moltiplicatore del nuovo sistema di tiering, allentando così le tensioni per il sistema bancario.
In merito al Recovery Fund, Christine Lagarde è sembrata molto sicura sull’approvazione del Next Generation EU che sarà a suo avviso un programma che comprenderà un mix di sovvenzioni e prestiti. Sulla domanda sui Paesi frugali la Lagarde è stata molto diplomatica affermando che ogni Paese ha la propria agenda.
Ultimo elemento interessante soprattutto da un punto di vista accademico ma che ha conseguenze significative sull’economia reale è la strategy review già annunciata da tempo ma rimandata nel 2021.
Ricordiamo come l’ultima strategy review sia stata effettuata nel 2003. La prossima riguarderà inevitabilmente i principali obiettivi della BCE (stabilità dei prezzi) e i suoi strumenti, le analisi economico-finanziarie e la comunicazione. Crediamo che ci sarà una possibile discussione in merito all’introduzione nel mandato della BCE dell’ottenimento della piena occupazione (come la Federal Reserve e la Reserve Bank of New Zealand)”/

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