Bce: Goldman Sachs prevede primo rialzo dei tassi a settembre per contrastare l’inflazione
La Banca centrale europea potrebbe procedere ad alzare i tassi di interesse già quest’anno, a settembre, per contrastare l’inflazione. E’ questa l’ultima previsione degli analisti di Goldman Sachs: “Considerate le ulteriori sorprese al rialzo per l’inflazione e le preoccupazioni espresse dai funzionari, torniamo alle nostre previsioni pre-conflitto e prevediamo che gli acquisti netti di APP finiranno nel terzo trimestre (molto probabilmente a luglio) e la Bce procederà ad aumentare i tassi di 25 punti base a settembre e dicembre”, sostengono nel report diffuso oggi.
Certamente, la guerra in corso implica una maggiore incertezza sul calendario. E’ possibile, quindi, secondo la casa d’affari, un rialzo dei tassi già a luglio se gli effetti del conflitto sulla crescita economica si riveleranno più ridotti del previsto ed emergeranno invece maggiori rischi sul fronte dell’inflazione. Viceversa, è plausibile un processo di normalizzazione più lento in caso di un pronunciato colpo sulla fiducia o di un arresto dei flussi di gas russo che possa pesare maggiormente sulla crescita dell’area euro.
Guardando oltre quest’anno, Goldman Sachs si aspetta tre rialzi dei tassi nel 2023: a marzo, giugno e dicembre 2023.
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