Bitcoin e soci strumenti nelle mani della criminalità organizzata. A lanciare l’allarme il direttore della Uif, l’Unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia, Claudio Clemente nel rapporto sul 2017.
“Le valute virtuali si prestano anche a utilizzi illeciti o criminali, oltre ad esporre gli utenti a notevoli rischi di frode e perdite di valore”.
Nel rapporto anche i dati sulle segnalazioni di operazioni sospette nel 2017 arrivate a quota 93.820 che, al netto della voluntary disclosure, vedono un +9,7%.