Banche Usa dicono no ai futures legati al Bitcoin
Una lettera firmata del ceo della Futures Industry Association frena sulla credibilità dei titoli derivati basati sul Bitcoin da parte delle grandi banche di Wall Street. “La missione della Fia missione è sostenere mercati aperti, trasparenti e competitivi; proteggere e migliorare il integrità del sistema finanziario; e promuovere elevati standard di condotta professionale. È alla luce di questi obiettivi che crediamo necessaria una discussione approfondita e la valutazione del rischio, tra tutte le industrie e le parti interessate, nel garantire il successo a lungo termine e la redditività di questi prodotti”, si legge nella missiva indirizzata all’autorità Usa cui spetta la vigilanza sul settore. In particolare il problema risiede nella velocità con la quale questi future verrebbero lanciati e che “non consentirebbe l’appropiata trasparenza e comunicazione pubblica”.
“I 64 membri della clearing della Fia giocano a ruolo fondamentale nella riduzione del rischio sistemico, garantendo le attività commerciali dei propri clienti, contribuendo a i fondi di garanzia delle stanze di compensazione… Alla luce delle dichiarazioni pubbliche della CFTC e della NFA relative alla rischiosità del sottostante prodotto di criptovaluta, riteniamo che il lancio di nuovi derivati negoziati in borsa in criptovalute merita un dialogo sano tra i regolatori”
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