Economia

Musk nel mirino della Sec, questa volta per Twitter

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Elon Musk finisce ancora una volta nel mirino della Sec. L’autorità americana di vigilanza dei mercati finanziari, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, starebbe indagando sulla tardiva comunicazione del magnate dell’auto elettrica e dell’esplorazione spaziale in merito all’operazione che gli ha permesso di conquistare Twitter 

L’offerta dal valore di 44 miliardi di dollari del patron di Tesla si è rivelato uno dei maggiore leverage buyout, acquisto anche attraverso il debito, di una società quotata. Con l’accordo atteso chiudersi entro il 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e diventare un società privata interamente controllata dal miliardario visionario.

Che cosa è successo

Ma veniamo ai nuovi guai con la Sec. Sotto i riflettori dell’Autorità americana ci sarebbe la violazione delle norme che prescrivono una celere comunicazione pubblica da parte di investitori che rastrellano quote superiori al 5% un’azienda.

Il magnate avrebbe infatti depositato la documentazione alla Sec soltanto il 4 aprile, oltre i dieci giorni previsti dalla legge quando si superato la soglia del 5% di titoli Twitter in suo possesso.  La segretezza della quota accumulata dalla società prima di partire alla carica potrebbe averlo favorito, permettendogli di pagare i titoli alla fine centinaia di milioni di dollari in meno (si parla di risparmi complessivi per oltre 143 milioni di dollari).

La nuova saga con la Sec diventa un nuovo interrogativo aperto sul nuovo “giocattolo” in mano al magnate. Le autorità potrebbero far scattare un caso vero e proprio, oppure rinunciarvi, secondo gli analisti, evitando nuovi scontri.

Intanto Jack Dorsey, fondatore ed ex numero uno di Twitter, ha fatto sapere di non voler rientrare nell’impresa. “Non sarò mai più presidente della direzione”, ha twittato il 45enne rispondendo a Charles Wieand, comico – e personalità su YouTube – conosciuto come Wild Charles. In un cinguettio Wieand aveva ipotizzato che Elon Musk avrebbe scelto Dorsey per guidare Twitter.