Società

Morto Steve Jobs. Un vero genio, leader visionario della Apple

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Palo Alto – Il co-fondatore di Apple Inc., uno dei più grandi imprenditori al mondo, circondato dalla moglie e dai familiari, si è spento a Palo Alto, California, nella giornata di ieri. Ne da l’annuncio la stessa società, che dedica a Jobs l’intera prima pagina del suo sito.

La notizia ha subito fatto giungere parole di tristezza e condoglianze, da vari leaders mondiali, concorrenti nel mercato e altri grandi imprenditori. Di sotto ne riportiamo alcuni.

Jobs è stato a tutti gli effetti uomo simbolo della società di Silicon Valley, leader che ha portato la Apple a superare Exxon, come il titolo di maggior valore al mondo.

“Le grandi capacità di Steve, la sua passione e la sua energia sono state la fonte delle tante innovazioni che hanno arricchito e migliorato la nostra vita. Il mondo intero sta ora molto meglio grazie a Steve”, si legge nell’annuncio ufficiale della Apple.

“Il suo più grande amore sua moglie Laurene e la sua famiglia. Tutto il nostro affetto va a loro e tutti quelli che sono stati toccati dai suoi straordinari doni”.

Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d’America.
“Steve è stato uno dei più grandi innovatori americani, audace abbastanza da credere di poter cambiare il mondo e con il talento giusto per riuscirci. Il mondo ha perso un visionario. E non ci potrebbe essere migliore tributo per il suo successo del fatto che il mondo intero ha avuto la notizia del suo decesso grazie al dispositivo da lui stesso inventato”.

Bill Gates, co-fondatore e chairman di Microsoft.
“Incontrai Steve per la prima volta 30 anni fa, siamo stati colleghi, concorrenti e amici nel corso di metà delle nostre vite. Il mondo vede raramente qualcuno che lascia un impatto profondo come il suo, i quali effetti si sentiranno nelle generazioni future. Per tutti coloro fortunati abbastanza di lavorarci insieme, è stato un immenso onore”.

Rupert Murdoch, CEO di News Corp.
“Oggi abbiamo perso un creatore, un imprenditore e una delle menti più influenti di tutti i tempi. Steve Jobs era semplicemente il più grande CEO della sua generazione. Sono profondamente addolorato della sua morte, e ricordo il grande impatto che ebbe nel rivoluzionare il modo in cui le persone utilizzano i media e altri oggetti di intrattenimento. Il mio pensiero va alla famiglia e a tutti quelli che hanno avuto l’opportunità di lavorarci affianco, riuscendo a dare vita alle sue idee”.

Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook.
“Steve, grazie per essere stato un mentore e un amico. Grazie per avermi mostrato come quello che inventi può cambiare il mondo. Mi mancherai”.

Bob Iger, CEO di Walt Disney.
“Steve Jobs è stato un grande amico e un fido consigliere. Il suo ricordo andrà ben oltre i prodotti o il business da lui creati. Sarà anche tenuto vivo dalle milioni di persone che ha ispirato e le vite che ha cambiato. Steve era uno originale, con una mente davvero creativa che ha definito un’era. Nonostante tutto quello che ha raggiunto, sembra che fosse appena agli inizi”.

Arnold Schwarzenegger, ex-governatore della California
“Steve ha vissuto il sogno californiano ogni giorno della sua vita, ha cambiato il mondo e ispirato tutti noi”.

Michael Dell, CEO di Dell.
“Oggi il mondo ha perso un leader visionario, l’industria della tecnologia ha perso un’icona leggendaria e io ho perso un amico, come me un fondatore. Jobs verrà sicuramente ricordato dalle generazioni future”.

Larry Page, CEO di Google.
“Era un grande uomo, che ha raggiunto risultati incredibili. Sembrava sempre capace di dire in poche parole quello che tu avresti dovuto pensare, prima ancora che lo pensassi”.

Steve Case, fondatore di AOL.
“Mi sento onorato di aver conosciuto Steve Jobs. È stato l’imprenditore più innovativo della nostra generazione. Il suo ricordo vivrà per generazioni”.

Arthur Sulzberger, chairman del New York Times.
“Steve è stato un visionario e un ottimo amico del New York Times. Ha spinto i confini con la quale i giornali e altri mezzi di informazione raggiungono i clienti. Sono uno dei tanti che piange la sua scomparsa”.

Spike Lee, produttore/regista/attore.
“I visionari sono in genere chiamati pazzi all’inizio. Un visionario vede cose che gli altri reputano impossibile, vede un mondo che le persone non possono – Mac, iPod, iPad, iPhone, iTunes e Pixar. Non provo altro che amore per Jobs e per la Apple, hanno sempre dato a me e ai miei film A-M-O-R-E”.

Tra le sue migliori citazioni: “La creativita’ e’ semplicemente connettere piu’ cose”. “Due dei miei mantra sono sempre stati concentrazione e semplicita’: una cosa semplice puo’ essere piu’ difficile (da ottenere) di una complessa”. E ancora: “Siate affamati, siate folli”.

IL PRIMO EVENTO PER IL LANCIO DELL’IPOD A OTTOBRE 2001

Insieme al software di archivio e condivisione di file iTunes rivoluziono’ il mondo della musica digitale:

IL LEGGENDARIO DISCORSO ALL’UNIVERSITA’ DI STANFORD, NEL 2005

“Non mi sono mai laureato. Voglio raccontarvi tre storie della mia vita”. La prima storia riguarda “unire i puntini”, cosi’ inizia Steve Jobs, parlando del perche’ lascio’ il College dopo appena sei mesi di studi.

“A 17 anni sono andato al College ma costava cosi’ caro che dopo sei mesi non vedevo quale fosse lo scopo, stavo sprecando i soldi dei miei genitori e percio’ ho lasciato gli studi”.

“Ero teso, ma alla fine ho capito che e’ stata la migliore decisione della mia vita. Non e’ stato facile. Ma “seguire il mio intuito e la mia curiosita’ mi ha aiutato a diventare quello che sono ora”.

10 anni dopo quando abbiamo disegnato il Mac era il primo a presentare una bella tipografia. Grazie a un corso di tipografia in cui sono finito per caso dopo aver lasciato l’Universita’. Allora non mi rendevo conto che stavo unendo i puntini del mio futuro. La morale e’ semplice: “Siate affamati, siate folli”.

“La seconda storia e’ sull’amore e la perdita. Avevo 30 anni quando sono stato licenziato dalla societa’ che avevo creato e che faceva 2 miliardi. E’ stato devastante, per mesi non sapevo cosa fare. Tanto che ho persino pensato di scappare da Silicon Valley. Ma amavo ancora quella vita”.

Jobs era di nuovo un principiante, doveva ricominciare tutto da capo. E proprio quella leggerezza, la particolarita’ di quella situazione, lo spinse a creare Pixar e poi “incontrare l’amore della mia vita”.

In seguito, dopo l’acquisto di Next da parte di Apple, torno’ a lavorare per il gruppo di Cupertino. La morale della storia, secondo Jobs, e’ che “bisogna trovare quello che si ama e farlo: l’unico segreto per fare un grande lavoro e’ amare veramente quello che fate”.

La terza storia, o meglio il terzo insegnamento sulla vita che Jobs vuole offrire ai giovani studenti, riguarda la morte, e potrebbe essere intitolata “Vivi tutti i tuoi giorni come se fosse il tuo ultimo”. Qui Jobs parla anche della sua malattia e della sua prima operazione per curare il cancro al pancreas. “Alla prima visita medica non sapevo nemmeno cosa fosse il pancreas”.