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Morgan Stanley lancia allarme recessione Usa: “taglio tassi potrebbe arrivare troppo tardi”

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La sforbiciata dei tassi Usa, data per scontata per fine mese, potrebbe arrivare troppo tardi per salvare un’economia, quella statunitense, pericolosamente vicina alla crisi. È l’allarme lanciato dagli economisti di Morgan Stanley, che vedono al 20% le chance di una recessione nel corso dei prossimi dodici mesi, ma non escludono che le probabilità possano aumentare in presenza di un aumento delle tensioni commerciali.

“Per ora, le chance di una recessione degli Stati Uniti sono ridotte, ma non irrealistiche“, ha spiegato il team guidato dal capo economista  Ellen Zentner in una nota di ieri ai clienti, aggiungendo che  “Se le tensioni commerciali aumenteranno ulteriormente, in presenza di condizioni finanziarie più rigide, i consumi subiranno un forte ridimensionamento. In tal caso, le aziende inizieranno a licenziare i lavoratori e ridurre gli investimenti in conto capitale”

Il “grande shock della domanda” porterà la crescita da un previsto +2,2% nel 2019 a un –  0,1% nel 2020. Una recessione superficiale ma comunque un sostanziale arretramento per un’economia che è cresciuta del 2,9% nel 2018.

Dal punto di vista degli investitori, ciò potrebbe significare un impatto significativo sui titoli azionari. In questo caso – suggerisce la banca d’affari – meglio puntare sui difensivi e stare alla larga dalle azioni cicliche e obbligazioni ad alto rendimento.