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Minetti: la politica? Non bisogna per forza essere persone preparate

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Roma – La politica deve rispecchiare tutta la società, quindi “la politica non deve essere di persone solo preparatissime”. E’ la convinzione di Nicole Minetti, che è stata intervistata da Alessio Vinci a Domenica Live su Canale 5. “Io – ha risposto sull’origine della sua carriera come consigliera regionale del Pdl in Lombardia – nasco come una giovane che si è sempre interessata di politica fin da ragazza, ero una militante nella mia città, Rimini”. GUARDA VIDEO SU INTERVISTA

Si merita dunque il posto al Pirellone? “Assolutamente sì, perché sono una giovane con tanta voglia di fare”, ha risposto Minetti, che è stata eletta nel 2010 nel listino Formigoni. Quanto alle polemiche sui costi della politica, la consigliera del Pdl ha spiegato di guadagnare “intorno agli 8.500 euro” e che potrebbe vivere anche con la metà: “L’ho fatto in passato e lo rifarei”.

Le dimissioni? “Non nego che è una cosa a cui penso”, ma “se ci sono motivazioni valide” da parte del partito. ai vertici del Pdl, ha aggiunto la consigliera regionale lombarda, di persona “a me non l’ha mai chiesto nessuno” di dimettermi. “Se Angelino Alfano lo chiederà a me personalmente – è stata la sua argomentazione -, sarebbe una cosa di cui si può parlare”.

Eppure le dimissioni erano state annunciate dallo stesso Pdl e ventilate più volte in altre occasioni. Salvo poi rientrare, moltiplicando così i retroscena su una trattativa che starebbe dietro all’eventuale addio al Pirellone. “Ricevo tante telefonate di persone che vogliono sapere se mi dimetto, ma non dai diretti interessati – ha sostenuto Minetti, che è imputata nel processo Ruby bis – Io non ho ricevuto richieste vis a vis di dimettermi. Alfano? Ha risposto a una domanda in televisione, non argomentando peraltro la risposta”.

La consigliera regionale del Pdl in Lombardia non ha detto chiaramente che cosa deciderà di fare nelle prossime settimane, ma ha spiegato quale sarà il suo atteggiamento. “Nel momento in cui mi venisse chiesto un passo indietro – ha detto Minetti – lo prenderei in considerazione e non poco”. Ma finora, ha ribadito, “non sono state sufficienti le argomentazioni”.

“Da una parte – ha continuato – mi chiedo: perché dovrei dimettermi? Che cosa ho fatto di male?”. Dall’altra, ha concluso se le argomentazioni non si baseranno “su spazzatura”, “può anche essere che l’accanimento mediatico che c’è stato metta in difficoltà il mio partito”.

La nuova uscita dà il destro ai giovani di Fli per l’ennesimo affondo al Pdl: “Sulle reti berlusconiane oggi show della Minetti, che ha avuto la faccia tosta di dire ‘Non è vero che bisogna essere particolarmente preparati per fare politica’ – scrive il coordinatore nazionale di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello – Un’offesa bella e buona per tanti preparatissimi giovani del Pdl – specie i tanti eletti e non nominati nelle istituzioni – che dovrebbero avere il coraggio di dire al proprio partito ‘O lei o noi’. Non è mai troppo tardi”. Ma fin qui niente di strano.

Perché alla Minetti risponde anche Guido Crosetto, da sempre fautore di un rinnovamento all’interno del suo partito, che si chiede “come dare torto alla ‘minetta’ vagante sulla preparazione che occorre in politica. Ognuno parla per esperienza personale e lei è giustamente convinta che servano di più botulino, collagene, un po’ di silicone e magari un filo invisibile messo in Brasile nel punto giusto, uniti ad una predisposizione naturale alla totale apertura verso gli altri”. “Io – prosegue l’ex sottosegretario alla Difesa – che sono per cultura e natura molto più chiuso preferisco spendere un po’ di più su cose come l’italiano, i verbi, lo studio ed il lavoro. Ma parlo evidentemente solo per invidia perché mi risulta impossibile essere un’icona sexy”.

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