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Mike Tyson malato di sesso e droghe: vita tra eccessi e follie

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NEW YORK (WSI) – Molto tempo fa Mike Tyson si definì come la persona più cattiva del pianeta. Nella sua nuova autobiografia, scritta da Larry Sloman, ne ha spiegato i motivi, andando a scavare in profondità nel suo passato e nei suoi numerosi problemi che ha avuto con droghe, sesso e alcol.

Il Guardian ha provato ad elencare alcune delle affermazioni e rivelazioni più incredibili che Tyson ha fatto nel libro.

Ha ammesso di aver combattuto sotto l’effetto di stupefacenti

Tyson ha ammesso che negli anni a partire dal 2000, ha combattuto diverse volte sotto l’uso di stupefacenti. Marijuana e cocaina venivano prese spesso, ed è successo, ad esempio, prima dell’incontro con Lou Savarese ad Hampden Park nel 2000.

L’incontro in questione era il suo terzo ritorno sul ring dopo una pausa, causa carcere, di nove mesi.

Aveva l’abitudine di passare i test antidoping utilizzando un finto pene
Durante i periodi di dipendenza da droghe avrebbe spesso usato quello che si può definire come un “conetto”, al fine di superare i test antidoping. Si trattava di un pene finto, pieno di urina pulita.

Ha avuto diverse relazioni sessuali in carcere

Mentre stava scontando la sua condanna per stupro, avrebbe avuto una relazione sessuale con la sua psicologa. Nel libro si può leggere un passaggio in cui Tyson dice: “Quando qualcuno si chiedeva perché i nostri incontri duravano così tanto, lei -la psicologa- rispondeva che avevo bisogno di più tempo per finire le preparazioni ai test”.

Inoltre Tyson, malato di sesso, ha anche avuto rapporti con delle visitatrici provenienti da fuori dal carcere, fino al momento in cui è stato scoperto dalle guardie.

È stato vicino al ritiro prima dell’incontro con Tony Tucker

Un mese prima di uno dei combattimenti più famosi della sua carriera, nel 1987, all’improvviso decise di scappare e di far perdere le sue tracce.
Andò in Albania, dove per due settimane consecutive non fece altro che partecipare e divertirsi a delle feste e fare sesso, dichiarando ad alcuni amici che si sarebbe ritirato.

Il suo manager, Jimmy Jacobs, lo chiamò dicendogli che sarebbe stato denunciato se si sarebbe ritirato dall’incontro.

Riguardo quell’episodio Tyson ricorda: “Mi sarei dovuto ritirare in quel preciso momento, ma la realtà è che non avevo il controllo sulla mia vita”
Partecipò così all’incontro, vincendolo, e diventando Campione del Mondo dei pesi massimi.

Dopo essersi ritirato pesava quasi il doppio di quanto pesa ora

Nel 2005, una volta lasciato il ring, ha iniziato a partecipare a molte feste e a divertirsi. Il suo peso, anche a causa di un eccessivo consumo di alcool e di Oreo, i biscotti, lo portò a pesare 172 chilogrammi.

Nel libro inizialmente si dichiara, solitamente, una persona sana, anche perché segue diete serrate, cercando di rimanere sobrio. Ma purtroppo nell’epilogo dell’autobiografia, proprio alla fine, Tyson dichiara che ha da poco, scorso Aprile, ricominciato a bere alcool, dichiarando: “Sono uno schifoso tossicodipendente e, se non faccio qualcosa, presto morirò.