Il dipartimento di statistica Usa ha reso noto che, nel mese di giugno si è registrato un aumento di 4,8 milioni du nuovi posti di lavoro, dato ben migliore rispetto alle attese del consensus (+3 milioni). Il tasso di disoccupazione è così sceso dal 13,3% al 11,1% (consensus 12,3%).
I nuovi posti di lavoro creati sono soprattutto nei settori alberghieri e della ristorazione, più colpiti nei mesi precedenti.
A livello di gruppi, la disoccupazione giovanile scende notevolmente dal 29,9% al 23,2%. La disoccupazione delle donne è pari all’11,2%, bianchi (10,1%), afroamericani (15,4%), asiatici (13,8%), ispanici (14,5%).
Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è aumentato dal 60,8% al 61,5% (ancora lontano dai livelli di febbraio quando si attestata al 63,4%).
I salari medi scendono però dell’1,2% m/m (consensus -0,8%). I salari sono saliti del 5% a/a (consensus 5,3%). Il numero di disoccupati che hanno dichiarato di essere in sospensione temporanea dalle attività lavorative (“temporary layoff”) è diminuito di 4,8 mln a 10,6 mln di unità. I disoccupati che hanno perso del tutto il posto del lavoro sono aumentati di 588 mila a 2,9 milioni.
L’analisi dei dati
E’ il secondo mese consecutivo che i dati sul mondo del lavoro sorprendono positivamente rispetto alle attese della vigilia. Le cifre sono ben superiori alle aspettative.
Secondo Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia ci sono solamente due note dolenti: l’aumento delle persone che hanno perso del tutto il loro posto di lavoro (quasi 3 milioni di cittadini statunitensi) e il forte ribasso dei salari medi, legato probabilmente al ritorno al lavoro di impiegati a basso stipendio.
I tre punti di forza – evidenzia Diodovich – sono stati invece il forte calo del tasso di disoccupazione, l’aumento dei posti di lavoro ben migliore delle aspettative e la crescita del tasso di partecipazione alla forza lavoro.
L‘impatto sul mercato azionario è stato significativo. Il future sull’S&P500 è salito di 20 punti da 3135 a 3155 punti, quello sul Dow Jones Industrial Average ha mostrato un incremento di oltre 200 punti da 25940 a 26150. Il future sul Nasdaq grazie ai positivi dati sui NFP ha segnato nuovi record assoluti.