Editoriali

Quando certezza e incertezza vincono assieme

Investire è proiettarsi nel futuro. Il futuro non lo conosciamo e l’incertezza della determinazione del domani ci rende inconsapevoli che molta, di quella incertezza, può essere cancellata proprio da una corretta pianificazione “assicurativo-finanziaria”.

Due leve che si combinano straordinariamente (assicurazioni e finanza) senza elidersi nel concetto di vera consulenza, quella che prima garantisce e poi proietta nel futuro, un futuro meno incerto e meno necessario da interpretare.

Ma cosa ci muove davvero? La sicurezza o il suo opposto? Cosa fa muovere il motore dell’anima e della creatività. L’incertezza toglie o aggiunge? La certezza rassicura o appiattisce? E le due? Certezza ed incertezza a braccetto, di pari passo? E se provassimo a cancellare quella parte d’incertezza che ci fa star male per vivere l’incertezza della creatività ancor più liberi di farlo?

Proviamo a scriverlo attraverso tre elogi. Piccoli pensieri. Nessun trattato, ma la possibilità di rileggere dentro di noi e di scegliere ciò che preferiamo.

“L’Elogio dell’incertezza”

L’elogio dell’incertezza è un inno alla flessibilità mentale, alla capacità di vivere nel presente senza l’ansia del futuro, senza il peso del passato. È un invito a danzare sul filo sottile dell’esistenza, consapevoli che ogni passo incerto è un passo verso l’ignoto, verso l’infinito.

È nell’oscillare tra possibilità che troviamo la ricchezza del cammino umano. L’incertezza è la tela su cui dipingiamo i nostri sogni, i nostri desideri, i nostri dubbi. È il terreno fertile in cui germogliano le speranze e si forgiano le decisioni.

È nell’abbracciare l’incertezza che scopriamo la vera libertà. È nell’accettare l’imprevedibilità del futuro che troviamo la forza di adattarci, di crescere, di evolvere. Che sia nella scienza, nell’arte, nelle relazioni umane o nel percorso individuale di crescita, l’incertezza è il nutrimento dell’anima, il motore della creatività, il terreno in cui si piantano i semi della speranza.

“L’Elogio della certezza”

In un mondo in cui l’incertezza regna sovrana, la certezza si erge come un faro nella tempesta, un punto di riferimento solido e immutabile. È nella certezza che troviamo il conforto, la sicurezza, la stabilità che ci permette di affrontare le sfide della vita con fermezza e determinazione.

L’elogio della certezza è un omaggio alla chiarezza, alla precisione, alla conoscenza acquisita con fatica e dedizione. È nell’abbracciare ciò che sappiamo con certezza che troviamo la forza di costruire, di pianificare, di realizzare i nostri obiettivi. Ogni certezza è un pilastro su cui fondiamo le nostre azioni, un punto di partenza per esplorare nuovi orizzonti.

Nella scienza, nella tecnologia, nelle relazioni umane o nella ricerca del proprio scopo nella vita, la certezza è il fondamento su cui si costruisce il progresso, l’innovazione, il benessere collettivo. È nell’elogiare la certezza che riconosciamo il valore della conoscenza, della competenza, della saggezza accumulata nel corso dei secoli.

Così, nell’elogiare la certezza, celebrando la sua forza e la sua importanza, ci ricordiamo anche di restare aperti al nuovo, di accogliere l’ignoto con curiosità e coraggio. Perché solo abbracciando entrambi i lati della medaglia possiamo veramente apprezzare la complessità e la bellezza del mondo che ci circonda.

“L’Elogio della incerta-certezza”

L’“incerta-certezza”. È un paradossale connubio di due mondi che si intersecano. L’incertezza e la certezza si intrecciano come fili di un unico tessuto, creando una trama ricca di sfumature e possibilità.

L’elogio dell’incerta-certezza ci invita a riflettere sulla natura mutevole dell’esistenza umana. Mentre la vita stessa è permeata dall’incertezza, troviamo piccoli rifugi di certezza che ci offrono conforto e orientamento. 

In questa danza continua tra l’incerto ed il certo, scopriamo la bellezza della flessibilità mentale, la capacità di adattarci alle sfide che la vita ci presenta. L’incerta-certezza ci insegna che la vita è un equilibrio instabile, un continuo fluire tra luce e ombra, tra speranza e timore.

Nella scienza, nell’arte, nelle relazioni umane, nel lavoro, l’incerta-certezza ci spinge a esplorare, a interrogarci, a mettere in discussione le nostre convinzioni. Ci invita a essere umili di fronte alla complessità del mondo, consapevoli che ogni verità è soggetta a reinterpretazione.

E così, nell’elogiare l’incerta-certezza, celebriamo la ricchezza della nostra esistenza, fatta di contraddizioni e ambiguità, ma anche di consapevolezze che ci aiutano a vivere meglio. Accogliamo con gratitudine il dono della vita, con tutte le sue incertezze e certezze, e immergiamo nel flusso sempre mutevole dell’esperienza umana consapevoli, consapevoli di poter scegliere ciò che è meglio per noi.