Editoriali

Non ci saranno più consulenti finanziari, da “Mercati che fare”

Il 63,8% dei consulenti supera i 50 anni e il 7,8% ha oltre 65 anni. Gli under 40 raggiungono il 13,3% del totale della popolazione e il 3,5% è costituito da giovani sotto i 30 anni. Prosegue il graduale processo d’invecchiamento della popolazione dei consulenti iniziato nei primi anni 2000 con un’età media dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede di quasi 52 anni. Se si va avanti così senza che le cose cambino, la categoria è destinata a scomparire.

 


 

La consulenza finanziaria in Italia è destinata a scomparire. A meno di interventi urgenti, strutturali e concertati tra tutte le componenti che in questo contesto temporale operano sul mercato, per la consulenza finanziaria non ci sarà alcun futuro da costruire.

Siamo al canto del cigno di un mondo che ha dimostrato la sua indispensabilità sociale, ma che, fino ad ora, si è preoccupato più di gestire una parte della ricchezza privata, immensa del Paese, piuttosto che costruire e ricercare un modello che potesse attrarre attenzioni da parte del mondo del lavoro, dei risparmiatori, del lavoro e della didattica.

La consulenza finanziaria non è riuscita a raccontare sé stessa nel modo giusto edificando strutture che rischiano di ritrovarsi senza fondamenta alcuna. Se pensate che sia pazzo o che lo sia diventato di colpo, guardate i numeri contenuti all’interno dell’ultima relazione annuale pubblicata da OCF.

Innanzitutto guadiamo alla consistenza numerica del sistema. Sono 51.575 i consulenti iscritti all’Albo. 11.496 sono donne, pari (22,3%) e 40.079 uomini (77,7%). Di questi però sono solo 34.683 quelli che esercitano effettivamente la professione operando per soggetti abilitati (banche, sim, sgr).

Ma è guardando la carta d’identità dei consulenti attivi che la preoccupazione di istituzioni, banche, sim, reti di vendita e degli stessi consulenti, dovrebbe manifestarsi.

Il 63,8% degli iscritti all’albo ha oltre 50 anni. Il 7,8% ne ha più di 65. Gli under 40 raggiungono il 13,3% del totale e il 3,5% è costituito da giovani sotto i 30 anni. Quindi prosegue il graduale processo d’invecchiamento della popolazione iniziato nei primi anni 2000. Oggi l’età media dei consulenti finanziari è di quasi 52 anni. Sono numeri spaventosi, che non vengono leniti dalla crescita di coloro che entrano in questo sistema.

Eppure sarebbe una delle professioni più utili socialmente, più remunerative sul mercato, e con una miniera tutta ancora da scavare.