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Mediobanca spinge sul Wealth Management: utile in crescita e raccolta boom

La divisione Wealth Management di Mediobanca continua a registrare una crescita solida. Nei primi nove mesi dell’esercizio 2024/2025, la divisione dedicata alla gestione patrimoniale ha registrato un utile netto di 168,9 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono saliti a 726,8 milioni (+5,3% su base annua), grazie soprattutto all’aumento delle commissioni (+13,7%). Il rapporto costi/ricavi è migliorato, scendendo al 65,2%, mentre il ritorno sul capitale ponderato per il rischio (RORWA) si mantiene elevato al 3,8%. Lo rileva una nota del gruppo.

Raccolta record e focus su AUM

Un dato particolarmente positivo riguarda la raccolta netta, che ha raggiunto i 7,2 miliardi di euro, in crescita del 42% rispetto all’anno precedente. Questo flusso rappresenta l’11% del totale degli asset gestiti, su base annualizzata. Più del 70% della raccolta è costituito da strumenti di gestione patrimoniale, con una forte incidenza di prodotti sviluppati internamente (circa il 60%). Da segnalare anche l’apporto di Polus, con 1,6 miliardi, e l’incremento dei depositi, sostenuti da iniziative commerciali mirate.

Private Investment Banking e nuova offerta

Mediobanca ha rafforzato la propria presenza nel Private Banking, con circa 900 milioni di euro generati da operazioni di liquidità nei nove mesi (77 milioni realizzati nel solo terzo trimestre). L’offerta si è ampliata con nuovi fondi alternativi, tra cui quelli promossi da Blackstone e Morgan Stanley: questi strumenti hanno raccolto complessivamente 160 milioni. È stato inoltre avviato un programma internazionale di co-investimento nel settore immobiliare, con un primo investimento da 45 milioni. Continuano anche gli investimenti nei club deal destinati a piccole e medie imprese italiane, che ha già generato tre investimenti per un totale di 270 milioni (80 nel trimestre).

Mediobanca Premier accelera sulla fascia alta

La nuova piattaforma Mediobanca Premier sta accelerando nel reclutamento di professionisti: negli ultimi 12 mesi sono entrate 117 nuove figure, di cui 85 consulenti finanziari e 32 banker. L’offerta si è ampliata con fondi gestiti in collaborazione con grandi case internazionali e prodotti obbligazionari del gruppo. Nei primi nove mesi sono stati collocati titoli per circa 1 miliardo di euro, con un interesse marcato per i titoli di Stato e i certificati.

Asset Management in espansione

Il patrimonio gestito ha raggiunto i 108,3 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto a un anno fa. La parte più consistente è rappresentata da strumenti gestiti, che superano i 49 miliardi. I depositi crescono anch’essi, sfiorando i 29 miliardi. Polus Capital continua la sua espansione, anche grazie al lancio di nuovi strumenti strutturati. Buone performance anche per RAM AI, in particolare nei fondi azionari sui mercati emergenti e nelle strategie market neutral: il patrimonio sale così a 1,6 miliardi.

Redditività sostenuta, efficienza operativa in miglioramento

Le commissioni si sono confermate la principale fonte di ricavi (413,1 milioni, +13,7%), mentre il margine di interesse ha segnato un calo (-4,7% a/a) a causa dell’andamento dei tassi e di una domanda di credito più debole. Allo stessi tempo, i costi operativi sono aumentati solo moderatamente (+3,8%), riflettendo gli investimenti in tecnologia e il rafforzamento della rete Premier. Le attività deteriorate nette calano a 125,3 milioni, con un’incidenza contenuta sull’attivo (1,2%).

Prospettive e strategia

Come emerge dal comunicato, Mediobanca conferma la validità della propria strategia “One Brand – One Culture” che punta su innovazione di prodotto, attrazione di talenti e presidio dell’eccellenza nel servizio. Il focus rimane su una clientela di fascia alta, con un’offerta che integra consulenza personalizzata, soluzioni di investimento alternative e prodotti proprietari, ponendo le basi per una crescita duratura e sostenibile.