Economia

Mediobanca, l’a.d. Nagel ai dipendenti: “offerta Mps non è stata concordata”

Dopo l’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da Monte dei Paschi di Siena (MPS) su Mediobanca, l’investment bank di piazzetta Cuccia esce allo scoperto, spiegando prima di tutto che l’offerta non è stata concordata. È scrivono in una lettera indirizzata ai dipendenti, firmata dall’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, e il direttore generale, Francesco Saverio Vinci. Per la risposta formale si dovrà aspettare, probabilmente domani martedì 28 gennaio, quando il consiglio di amministrazione dell’istituto esprimerà la sua posizione sull’offerta.

Cosa dice la lettera

In attesa della risposta ufficiale del cda, Nagel e Vinci spiegano dunque ai dipendenti che l’offerta pubblica di scambio lanciata dall’istituto senese su Mediobanca “non è stata concordata”. E che il cda di Mediobanca “si riunirà nei prossimi giorni per esaminarla ed esprimere le proprie valutazioni al riguardo, con l’obiettivo di tutelare gli interessi di tutti gli stakeholder e, in particolare, dei propri dipendenti”.

“Le persone di Mediobanca – spiegano-  sono il principale asset e il fondamentale presidio dell’autonomia e dell’indipendenza del nostro Gruppo. Forti di questa consapevolezza, possiamo guardare con fiducia e determinazione agli obiettivi che abbiamo davanti e al futuro del nostro gruppo”.

“Le sfide che abbiamo davanti  – continua la lettera – saranno l’occasione per dimostrare insieme, ancora una volta, tutto il nostro valore. Grazie per il vostro duro lavoro e per la vostra professionalità: da sempre il tratto distintivo di Mediobanca”. In un passaggio della lettera viene inoltre sottolineato che Mediobanca ha “consolidato” la propria “leadership nell’investment banking e nel credito al consumo.

“Abbiamo sviluppato un modello di private & investment banking che rende unico il nostro posizionamento nel wealth management e che ci permette di crescere a tassi superiori al mercato”. “Nelle prossime settimane continueremo ad essere al centro dell’interesse dei media; questo è accaduto tante volte in passato e non ci ha mai impedito, né ci impedirà, di continuare a garantire l’eccellenza dei servizi ai nostri clienti risultando all’altezza di una tradizione che ci vede protagonisti nel settore bancario italiano ed europeo sin dal 1946”.

L’ops di Mps

Facciamo un passo indietro. L’operazione, valutata a 13,3 miliardi di euro, prevede lo scambio di 2,3 azioni di nuova emissione di MPS per ogni azione di Mediobanca, con un premio del 5,03% rispetto ai prezzi ufficiali del 23 gennaio 2025. L’operazione mira a creare un nuovo leader nazionale nel settore bancario italiano, combinando le attività commerciali di MPS con quelle di gestione patrimoniale e investment banking di Mediobanca.

Reazione del mercato

Di segno opposto la reazione del mercato. Nel giorno del lancio dell’0fferta, ovvero lo scorso venerdi 24 gennaio, Le azioni di Mediobanca hanno registrato un aumento significativo, con un incremento del 5% a 16,27 euro, segnando un volume di scambi sei volte superiore alla media mensile.

Questo incremento è stato interpretato come un segnale positivo da parte degli investitori, che vedono potenziali sinergie e benefici a lungo termine dall’integrazione tra le due banche. Al contrario, le azioni di MPS hanno subito una diminuzione del 5,51%, scendendo a 6,59 euro, riflettendo le preoccupazioni degli investitori riguardo alla capacità di MPS di gestire l’integrazione e le potenziali resistenze da parte degli azionisti di Mediobanca.

Analisi e prospettive

Per quanto riguarda i benefici dell’operazione, gli analisti di Equita Sim stimano sinergie lorde pari a 700 milioni di euro, di cui 300 milioni derivanti da risparmi sui costi e 300 milioni dall’incremento dei ricavi1. Tuttavia, ci sono dubbi sulla capacità di realizzare queste sinergie e sulla gestione delle potenziali dissinergie13.

Gli analisti di KBW, d’altro canto, sottolineano che le sinergie potenziali sono limitate e che l’offerta ha limitate possibilità di successo senza un rilancio significativo1. Inoltre, la necessità di ottenere autorizzazioni regolamentari potrebbe generare ulteriori incertezze.