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Maschera di respirazione è in grado diagnosticare il cancro

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NEW YORK (WSI) – Se un’impronta digitale può rilevare chi sei, “un’impronta del respiro” può invece rilevare le nostre condizioni di salute.

Sembra fantascienza ma, secondo il The Atlantic, questo è il pensiero di Raed Dweik, medico che esegue un programma vascolare polmonare presso il Cleveland Respiratory Clinic negli Stati Uniti.

Negli ultimi due decenni Dweik ha studiato i modelli molecolari della respirazione che possono rivelare ciò che sta accadendo all’interno del corpo: “Un sacco di gente pensa che il respiro è ciò che è all’interno dei polmoni” ha dichiarato Dweik “ma in realtà qualunque cosa nel nostro corpo, e che si trova nel sangue, può essere analizzata dal nostro respiro”. Il riferimento é anche a molte malattie come il cancro ai polmoni, malattie del fegato, cardiache, asma. Tutte queste avrebbero “impronte diverse nel nostro respiro”.

Idealmente, secondo Dweik, “l’analisi del respiro” sarebbe inserita in un approccio di test che comprendono una vasta gamma di strumenti diagnostici: “Il vantaggio è che è invasiva e non intrusiva. Si può quindi fare sempre e ovunque. Un test del respiro potrebbe essere ripetuto tutte le volte che è necessario, mentre altri test a Raggi X per esempio sono limitati per motivi di sicurezza”.

Non ogni malattia ha però una forma di respiro distinguibile. Dweik infatti non è ancora riuscito a trovare un modello di respiro distintivo nei pazienti con cancro all’esofageo: “È questo il motivo per cui ho iniziato a pensare che il respiro va ben oltre i polmoni. Ora stiamo studiando ciò che fa nei processi di obesità”.

Nel frattempo quindi Dweik continua le sue ricerche, sicuro di una cosa: “Il più a lungo ci concentriamo nel respiro, più cose riusciremo a trovare”.