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Marco Deroma, rieletto presidente di Efpa Italia, racconta il futuro della consulenza

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Il consiglio di amministrazione di Efpa Italia nella riunione di insediamento di ieri ha rieletto all’unanimità Marco Deroma per un secondo mandato alla presidenza della fondazione, nel segno della continuità a riconoscimento degli ottimi risultati della gestione che si è appena conclusa. Il presidente Deroma, che rimarrà in carica per i prossimi 4 anni, ha dichiarato a caldo:

“La mia rielezione è per me motivo di orgoglio, segnale di grande considerazione di quanto fatto nei quattro anni di gestione precedenti. Abbiamo ottenuto risultati importanti, frutto di un grande lavoro di squadra. Proseguirà il nostro impegno per dare sempre più visibilità al brand Efpa così da ampliare la consapevolezza dei risparmiatori sull’importanza di affidarsi a professionisti le cui conoscenze e competenze sono certificate da un ente indipendente e di livello europeo. Il ruolo di orientamento per la formazione qualificata e permanente del settore rimarrà prioritario nella mission di Efpa Italia, al servizio dei professionisti del risparmio che vogliono investire nella loro continua crescita”.

Le anticipazioni di Deroma a Wall Street Italia

In un’intervista rilanciata al mensile cartaceo di Wall Street Italia, in uscita a settembre, Deroma ha anticipato i piani di Efpa Italia e la sua visione del futuro della consulenza finanziaria. 

Nei suoi prossimi 4 anni di mandato, Deroma conta di “far conoscere il più possibile il valore della certificazione Efpa anche tra i risparmiatori italiani. La comunicazione è sempre stata uno dei nostri cavalli di battaglia e in futuro ci rivolgeremo sempre di più al di fuori del mondo dei professionisti della finanza. Questa strategia dovrebbe far emergere la domanda di professionisti certificati da parte della clientela, che riconoscono nella certificazione un bollino di qualità. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso una mirata campagna di comunicazione sui media tradizionali come radio e stampa e anche attraverso i social network”.

Quanto al futuro della professione, Deroma è convinto che si tornerà al modello tradizionale pre-Covid. “Il venir meno del distanziamento e l’attività che il consulente deve svolgere per assolvere agli obblighi del collocamento fuori sede stanno riportando il professionista a incontrare i clienti di persona. Per quanto riguarda invece la formazione il digitale, rappresenta un elemento di prossimità, in quanto consente di ridurre i tempi e costi legati agli spostamenti ed è un fattore destinato a permanere a lungo. Nonostante il maggior ricorso al digitale il tema dei robo-advisor mi sembra che sia uscito dai radar da parecchio tempo e non se ne senta più parlare. Nei momenti difficili dei mercati, i robo-advisor non possono fornire nessun supporto ai risparmiatori, visto che in queste fasi servono persone in grado di rassicurare i clienti e risolvere tutti i problemi che si presentano. In questo senso, eventualmente si può parlare di robo for advisor, a supporto dell’attività del consulente”.

L’intervista completa a Marco Deroma sarà pubblicata sul mensile cartaceo di Wall Street Italia di settembre 2022. Non perdetelo!