(Teleborsa) – Milano-Roma andata e ritorno per oltre mille chilometri. E’ questa la distanza che, stima la Coldiretti si potrebbe coprire mettendo uno dietro l’altro i fogli di carta che in quasi 30 anni le aziende agricole hanno dovuto affrontare per seguire le evoluzioni della legge sulle quote latte sulle quali interviene inopinatamente la manovra in discussione alla Camera. Una marea di moduli, sentenze, avvisi, fatture, pagamenti e burocrazia di varia natura che sono stati depositati in una decina di scatoloni durante la mobilitazione della Coldiretti delle regioni del nord a Milano davanti alla sede della Regione Lombardia in piazza Duca D’Aosta con il blitz di migliaia di allevatori con i loro trattori e la mucca “Onestina” che è stata munta per fare conoscere da dove viene il vero latte italiano minacciato dalle importazioni spacciate come Made in Italy. “Se adesso ci dicono che era tutto sbagliato – commenta Nino Andena vicepresidente della Coldiretti nazionale – allora rivogliamo indietro i soldi che la maggioranza degli allevatori ha speso per mettersi in regola. E’ una richiesta più che ragionevole, di fronte anche al mare di documenti che ci hanno sommerso in questi anni per stare dietro ai provvedimenti che hanno tentato di mettere ordine al settore”. “Pensate a migliaia di scartoffie che tappezzano distanze di chilometri: questo è quello che hanno sopportato gli allevamenti per seguire in questi anni il sistema delle quote latte – conclude Andena – Se adesso ci dovessero dire che è tutto sbagliato, allora è chiaro che ci arrabbiamo”.