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La differenza fra Coca Cola e Pepsi? E’ tutta nel marchio

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New York – Si contendono da sempre la supremazia nel mondo delle bollicine. Da un lato ci sono gli estimatori della Coca Cola dall’altro i fanatici della Pepsi. Quello che le differenzia a primo acchito si chiama sapore. La “Pepsi è più dolce della Coca Cola, per cui ha avuto subito un grande vantaggio nel test sull’apprezzamento al primo sorso. E’ anche caratterizzato da una sapore agrumato, a differenza del gusto più vanigliato della Coca-Cola”, osserva il giornalista scientifico del New Yorker, Malcolm Gladwell spiegando così perché Pepsi tenda a vincere il match.

Ma se la sfida si sposta sull’etichetta, ossia sul contenuto nutrizionale, il podio torna in bilico in quanto una lattina di Pepsi contiene più zucchero, più calorie e più caffeina della Coca-Cola. Eppure nonostante queste differenze, la maggior parte dei consumatori non coglie la differenza, sostiene uno studio firmato da due ricercatori, Samuel McClure e Read Montague. Nella loro analisi hanno segnalato come “Coca Cola e Pepsi siano speciali in quanto anche se hanno una composizione chimica molto simile, le persone che scelgono l’uno o l’altra mantengono forti differenze comportamentali; ma di fronte a un test alla cieca, ossia in cui non vengono fornite informazioni sulla marca, i consumatori sono spiazzati: non sanno chi scegliere”.

Questo è indice che oggi quello che conta per le società americane è la fidelizzazione del brand. Un terreno su cui Coca Cola ha un grande vantaggio competitivo. I numeri parlano chiaro. Nel 2011, il marchio Coca-Cola si è ritagliato il 17% del mercato statunitense delle bibite gassate, seguita da Diet Coke al 9,6% e da Pepsi al 9,2%, secondo Beverage Digest. Diet Pepsi si è dovuta accontentare di una quota pari al 4,9%. Che abbia inciso la mancanza di investimenti pubblicitari è evidente.