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L’iPad manda in pensione la scheda elettorale: Usa fanno da apripista

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New York – Addio alla vecchia scheda elettorale? E’ presto per dirlo, ma una cosa è certa: se davvero un giorno andrà in pensione, bisognerà dare il merito o la colpa all’iPad. L’Oregon ha fatto da apripista la scorsa settimana: è, infatti stato il primo Stato d’America ad adottare la poliedrica tavoletta digitale della Apple per effettuare le operazioni di votazione. Ed è stato un successo.

Lo ha fatto permettendo a 89 elettori disabili di esprimere la loro preferenza per i candidati in lizza con un semplice click sullo schermo dell’iPad. Una donna con seri problemi alla vista non era in grado di allargare la scheda di voto, un uomo con artrite non riusciva a tenere in mano la penna per assegnare la sua scelta. Con l’ultima creatura di Steve Jobs il problema è stato risolto, alla radice.

Entrambi hanno, infatti, votato senza problemi. Anzi, il riscontro positivo è stato tale che secondo gli addetti ai lavori non resterà un caso isolato. L’Oregan per primo intende riproporre le stesse modalità di votazione anche durante le elezioni in programma a gennaio. Come ribadito da Kate Brown, segretario dello Stato dell’Oregon, “l’obiettivo era quello di rendere accessibile il voto agli elettori con disabilità e con l’iPad ci siamo riusciti”.

Che questo esperimento possa essere solo la punta di un iceberg, sono in molti a ritenerlo plausibile. Oltreoceano altri Stati potrebbero adottare “l’iniziativa”. C’è addirittura chi ipotizza che l’iPad possa essere utilizzato per le presidenziali in agenda l’anno prossimo.

“E’ sicuramente un’opzione da valutare”, ha ammesso Shane Hamlin, co-direttore delle elezioni per lo Stato di Washington, che ha aggiunto: “E’ troppo presto comunque per dire se questa modalità di voto potrà essere messa a disposizione di tutti gli elettori o se sarà ammessa solo per quelli portatori di handicap”.

Per permettere di esprimere la propria preferenza, da tempo negli Stati Uniti vengono utilizzati macchinari digitali sostitutivi della matita copiativa a cui siamo abituati in Europa. Le elezioni primarie, essendo regolate per legge e non nascendo da iniziative spontanee dei singoli partiti, si svolgono con dispositivi forniti dai singoli stati.