Economia

L’euro forte pesa, manifattura ai minimi ovunque

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ROMA (WSI) – L’euro forte fa sentire il suo impatto negativo sulle potenze europee, Germania e Francia, che subiscono un rallentamento dell’attività manifatturiera. In generale l’economia dell’area euro è in rallentamento.

L’indice manifatturiero francese è calato ai minimi di sei mesi. Si registrano ordini in calo e tagli al personale per le aziende transalpine.

La crescita dell’industria tedesca ha accusato un rallentamento ai minimi di nove mesi. Il Pmi tedesco è sceso a quota 52 da 52,4. È ancora in fase di espansione ma il livello è il più basso da settembre 2013.

In giugno in italia il Pmi manifatturiero è scivolato ai minimi di tre mesi. L’indice è sceso a 52,6 dal 53,2 di maggio.

Bene invece la Spagna, dove il settore industriale è cresciuto al ritmo più rapido dai livelli pre crisi finanziaria.

[ARTICLEIMAGE] La buona notizia per quanto riguarda l’Italia è che le società manifatturiere italiane hanno continuano ad assumere.

Allo stesso tempo il governo deve fare i conti con un tasso di disoccupazione dei giovani (tra i 15 e i 24 anni, cioè la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca) pari al 43% in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Il livello è in crescita di 4,2 punti nel confronto tendenziale. Lo ha rilevato l’Istat nei dati provvisori.

[ARTICLEIMAGE] I disoccupati tra i 15-24enni sono 700mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua.

In area euro il tasso di disoccupazione è rimasto ancora molto alto in maggio, attestandosi all’11,6% in maggio, dopo l’11,7% di aprile.