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Joshua Priore, mister social commerce

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Aiutare le aziende a convertire il traffico internet sul proprio sito e profili social in vendite. È questa l’idea vincente di Worldz, startup di digital marketing nata dalla genialità di Joshua Priore, imprenditore emergente ritenuto uno dei 30 migliori under 30 del 2018. Wall Street Italia ha raccolto la sua esperienza.

Immagini di parlare direttamente a uno dei molti imprenditori che leggono WSI: come presenterebbe la sua Worldz? 

“Worldz è una piattaforma intelligente che consente alle aziende di massimizzare ed incrementare le vendite online e offline attraverso un software che comprende il valore economico della popolarità su Facebook ed Instagram degli utenti. Quest’ultimi, infatti, in cambio di una condivisione social del prodotto che intendono acquistare, ottengono uno sconto immediato per lo shopping. In questo modo l’azienda partner di Worldz ottiene maggiore visibilità organica attraverso i post e i profili social di clienti e consumatori che possono, al contempo, comprare prodotti ad un prezzo personalizzato in base alla propria popolarità social”.

Da dove nasce l’idea?

“In realtà si tratta della naturale evoluzione delle nostre abitudini. L’idea, infatti, nasce quando nel periodo del boom dell’utilizzo dei social network in Italia, qualche anno fa, mi sono ritrovato a riflettere sul perché un utente avrebbe dovuto “sponsorizzare”, o meglio, consigliare un servizio o un prodotto che stava acquistando senza ricavarne nulla.
Ed ecco che una semplice idea si è trasformata presto in un’opportunità. Naturalmente dare vita a un’azienda partendo soltanto da un’intuizione non è stato semplice, ma oggi posso dire che gli sviluppi che abbiamo apportato in termini di tecnologia con il tempo hanno superato di gran lunga le nostre aspettative”.

Quale può essere un Roi atteso per chi adotta la vostra soluzione software?

“Il Roi è stato l’elemento chiave della nostra strategia per stabilire un pricing corretto. Quando sei il first comer, una delle domande che ti poni è: ‘Quanto costa?’. Ma se non hai termini di paragone diretti, come puoi stabilire il prezzo corretto? Ecco, noi per farlo siamo partiti dal Roi delle prime aziende che hanno adottato la nostra soluzione.
In genere, si ha tra il 300 e il 500% di Roi. Basti pensare che Worldz genera circa il 2% di Leads sui volumi di traffico del sito del cliente. Di queste, il 40% degli utenti farà una condivisione social e il 30% concluderà l’acquisto. In alcune industry raggiungiamo picchi tali per cui un utente registrato su due finisce con l’effettuare un acquisto”.

Come avviene nel concreto l’engagement?

“L’engagement degli utenti avviene principalmente in due modi: il primo avviene direttamente sul sito del cliente. La sfida più grande è riuscire a fornire una customer experience ai visitatori del sito sufficientemente elevata da catturare la fiducia del cliente affinché effettui l’acquisto. Abbiamo lavorato molto per riuscire a sviluppare un software automatico in grado di reagire al comportamento del cliente proprio mentre sta navigando sull’e-commerce, un po’ come farebbe un assistente virtuale.
Questo software instaura un dialogo 1 to 1 con il visitatore per condurlo il più avanti possibile nel funnel di acquisto e mettendolo nelle condizioni di effettuare il login su Facebook o Instagram, scoprire il proprio valore di popolarità, essere ricontattato in caso di abbandono del sito, e infine di procedere con la condivisione social e l’acquisto.
Il secondo modo è tramite il nostro Social Commerce, la nostra ultima release. Tramite questa piattaforma, che funge da aggregatore, tutte le aziende che utilizzano il nostro software, caricano automaticamente i loro prodotti su worldz.net dove, attivando campagne mirate, faranno interagire la nostra community con questi stessi prodotti. Il Social Commerce di Worldz va inteso come un social network dove gli utenti possono condividere i prodotti che hanno acquistato e ‘seguirsi’ a vicenda, postando le loro esperienze dirette”.

Possiamo dire che Worldz offre una soluzione win-win ad aziende e clienti, giusto?

“Esattamente. Prima di Worldz, solo gli “Influencer” potevano godere della possibilità di utilizzare la propria attività social come un elemento per trarne benefici tangibili.
Il nostro obiettivo è e sarà in futuro mettere chiunque nelle condizioni di poter godere dello stesso beneficio, in modo proporzionale chiaramente alla propria reputation online”.

Quali sono i prossimi passi in ambito B2B?

“Abbiamo appena lanciato due importantissime release: la possibilità per gli utenti e le aziende di utilizzare la popolarità Instagram, in aggiunta o in alternativa a Facebook, e la nostra piattaforma di Social Commerce. Queste due novità sono importantissime per la nostra espansione. Innanzitutto perché Instagram era un social network imprescindibile per la nostra strategia. Oggi i volumi che genera in ordine di posting, ma soprattutto di Stories, lo collocano, a mio avviso, come il social più importante del momento ed è indispensabile per noi seguire i trend del mondo digitale. Tutti i brand con cui collaboriamo e migliaia di utenti ci hanno richiesto questo aggiornamento e abbiamo oggi iniziato le implementazioni.
Il Social Commerce, invece, credo sia il nostro Worldz 2.0.
Le aziende che sceglieranno di adottarlo potranno lanciare campagne per acquisire traffico in target veicolandole direttamente sul proprio e-commerce. Con questa release costruiamo la prima vera community al mondo che può comprare prodotti con la propria popolarità social.
Gli utenti sul nostro Social Commerce potranno seguirsi, scoprire cosa comprano i loro amici e comprare i prodotti a loro volta. Siamo in procinto di lanciare le app iOS e Android dedicate che consentiranno di pubblicare ed associare contenuti personali ai prodotti comprati. Il meccanismo è questo: ricevo l’articolo a casa, lo fotografo o lo riprendo con un video, e lo associo al mio acquisto su Worldz, arricchendo quindi il contenuto fotografico generato dalla stessa azienda”.

Come state finanziando la vostra crescita?

“Abbiamo chiuso un round di investimento e finanziamento tramite Crowdfunding e Invitalia. Il nostro obiettivo sarà dimostrare che la traction che abbiamo avuto dalla prima versione di Worldz avrà un nuovo picco. Se così dovesse essere, alcuni nostri investitori sono già pronti per garantire continuità alla nostra startup che sta per raggiungere il breakeven point”.

 

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto del magazine Wall Street Italia.