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Italiani lavorano di più della Germania, con salari più bassi

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ROMA (WSI) – Viene un po’ di tristezza a mettere a confronto i dati 2012 sulle ore lavorative annuali, i salari medi e il costo della vita tra Italia e Germania e resto d’Europa.

Se si parla di salari medi annuali, secondo il rapporto dell’ OECD – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la media europea è di 32.400 euro l’anno. I salari medi italiani di 28.900 euro, superiori comunque a quelli di Spagna (25.600 €) e Grecia (20.100 €), ma minori di Germania (44.800 €), quelliFrancia (36.700 €), Inghilterra (58.300 €) o Svezia (59.500 €).

Si potrebbe dire che però altrove si lavora di più. Non è così. Secondo questo altro studio un italiano occupato lavora mediamente 1752 ore l’anno. In Germania 1397 ore, in Francia 1479, in Spagna 1686, in Inghilterra 1654. Il record però lo detiene la Grecia: 2034 ore l’anno. Non è solo a causa della crisi. In Grecia si lavora di più che in buona parte del resto dei paesi dell’Unione Europea sin da primi anni 2000 (i dati relativi agli anni precedenti non sono a disposizione per confronti anteriori). Certo, poi bisognerebbe vedere “come si lavora” ovvero l’efficienza, ma quello è un ambito difficile da valutare in termini statistici.

Se si calcola che in Italia i giorni lavorativi nel 2012 sono stati 253 e mantenendo lo stesso dato anche per la Germania, possiamo vedere che un’ora di lavoro in Italia venga pagata circa 16,50 €. mentre in Germania 32,1 euro. Quasi il doppio. In Grecia 9,89 euro l’ora, in Spagna 15,19 euro, in Inghilterra 35,25 euro.

Si potrebbe dire: però il costo della vita in Italia è minore. Facciamo un confronto. Per farlo utilizzeremo Numbeo, un utilissimo servizio online che calcola il costo della vita medio in migliaia di città tenendo in considerazione i costi di consumi, affitto, ristoranti, spese alimentari e bollette varie. Non è un sistema perfetto, ma è comunque indicativo. In questo caso i dati sono attuali e non relativi al 2012 (come quelli precedenti). Focalizziamoci solo su Italia e Germania e facciamo a questo punto un doppio parallelo.

Prima ci soffermiamo sulle due capitali politiche, Roma e Berlino, e poi sulle due città considerate “economiche” ovvero Milano e Francoforte, entrambe sedi delle rispettive borse nazionali. Ebbene, nonostante i salari medi siano più bassi e si lavori di più, anche qui l’Italia “perde”. Questo è il risultato del Roma-Berlino e questo di Milano-Francoforte. Se si pretendesse lo stesso standard di vita a Berlino si spenderebbero 2812 euro al mese, mentre a Roma 3700 euro, quasi 900 euro in più.

Tutto costa di più a Roma tranne che l’energia elettrica. Con 3270 euro a Francoforte si potrebbe avere lo stesso standard di vita che si avrebbe a Milano con 3700. Certo, ci sono dati che mancano e non tutto può essere valutato in termini statistici, ma il quadro che emerge da questi dati è sicuramente preoccupante se visto da una prospettiva italiana. L’unica consolazione? L’aspettativa di vita. Se in Germania è 80,6 anni, in Greca 80,7, in Svezia 81,7 e in Spagna 82, in Italia è di ben 82,2. Chissà, forse almeno il sole e la buona cucina ancora contano qualcosa.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Wired – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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