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Boom dei dividendi nel 2024 in Italia, con un balzo del 18,5% e un totale di 30,8 miliardi di dollari, trainato dalla crescita di UniCredit e Intesa Sanpaolo. Un exploit che ricalca ciò che è successo su scala globale, dove i dividendi hanno addirittura raggiunto la cifra record di 1.750 miliardi. Sono alcuni dei trend e numeri emersi dal Janus Henderson Global Dividend Index.
Il punto sui dividendi in Italia
“I dividendi italiani hanno segnato il record di 30,8 miliardi di dollari (28,7 miliardi di euro), in crescita del 18,5% su base sottostante. – ha dichiarato Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson – Ogni società italiana nel nostro indice ha aumentato il proprio dividendo anno su anno, ma le banche UniCredit e Intesa Sanpaolo hanno dato di gran lunga il maggior contributo alla crescita, rappresentando un terzo dell’aumento rispetto al 2023. La crescita media è stata del 10,0%, un valore da primato globale”.
Il quadro globale
Allargando poi lo sguardo su scala globale, secondo il report, i dividendi sono cresciuti fino a raggiungere la cifra record di 1.750 miliardi nel 2024, con un aumento del 6,6% su base sottostante. La crescita nominale del 5,2% riflette i minori dividendi speciali una tantum e il rafforzamento del dollaro USA. Il risultato dell’anno è stato leggermente superiore alle previsioni di Janus Henderson di 1.730 miliardi di dollari, soprattutto grazie alla forza superiore alle attese negli Stati Uniti e in Giappone nell’ultimo trimestre. I pagamenti del quarto trimestre 2024 sono aumentati del 7,3% su base sottostante.
La situazione tra i diversi Paesi
In particolare, nel corso dell’anno, la crescita è stata forte in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Anche alcuni mercati emergenti chiave, come l’India, e parti dell’Asia come Singapore e la Corea del Sud, hanno registrato una crescita discreta. 17 Paesi sui 49 dell’indice hanno registrato dividendi record, tra cui alcuni dei maggiori pagatori come Stati Uniti, Canada, Francia, Giappone e Cina. Le grandi società che hanno pagato i loro primi dividendi hanno avuto un impatto sproporzionato. Le più importanti sono state Meta e Alphabet negli Stati Uniti e Alibaba in Cina. Insieme hanno distribuito 15,1 miliardi di dollari e hanno rappresentato 1,3 punti percentuali, ovvero un quinto, della crescita globale dei dividendi del 2024.
La situazione per settori
Da un punto di vista settoriale, quasi la metà della crescita dei dividendi del 2024 proviene dai titoli finanziari, in particolare dalle banche, i cui dividendi sono aumentati del 12,5% su base sottostante. Anche i dividendi del settore dei media hanno registrato una buona crescita, raddoppiando su base sottostante grazie ai pagamenti di Meta e Alphabet. La crescita è stata comunque molto ampia: telecomunicazioni, edilizia, assicurazioni, beni di consumo durevoli e tempo libero hanno registrato tutti una crescita a due cifre. I settori più deboli sono stati quello minerario e dei trasporti, che hanno versato 26 miliardi di dollari in meno rispetto all’anno precedente. Per il secondo anno consecutivo Microsoft è stato di gran lunga il maggior pagatore di dividendi al mondo, ma Exxon, recentemente ampliatasi dopo l’acquisizione di Pioneer Resources, è salita al secondo posto, posizione che aveva occupato l’ultima volta nel 2016.
La previsione per il 2025
A livello globale, l’88% delle società ha aumentato i dividendi o li ha mantenuti invariati e l’aumento medio è stato del 6,7%. Per l’anno prossimo, Janus prevede una crescita dei dividendi del 5,0% su base nominale, portando il totale dei pagamenti alla cifra record di 1.830 miliardi di dollari. Con il rafforzamento del dollaro rispetto a molte valute, che rallenta il tasso di crescita nominale, è probabile che la crescita sottostante si avvicini al 5,1% per l’anno in corso.