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Internet: niente nickname in Cina. Per registrarsi online Pechino vuole solo nomi veri

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Pechino – Si stringono ulteriormente le maglie dei controlli sugli oltre 500 milioni di internauti in Cina. Pechino potrebbe presto richiedere agli utilizzatori di internet di accedere alla rete solo con i loro nomi reali, altrimenti gli sarà negato la possibilità di navigare online. Corre veloce sul web quella che si annuncia l’ultimo tentativo del governo cinese di limitare l’uso di internet nel Paese.

Secondo alcuni quotidiani locali una proposta di legge su questo tema sarà discussa in questi giorni. In base a quanto trapela chi vorrà accedere a Internet potrà farlo solo a condizione di rilasciare i propri dati personali, quelli reali. “E’ nell’interesse dei cittadini rendere la rete più sicura”, dicono esponenti politici. Eppure non è una novità che già da diversi mesi le autorità di governo abbiano ordinato un rafforzamento del controllo di Internet, in particolare dei social network, per impedire la diffusione di voci e di materiale volgare.

Il web è, infatti, diventato il canale privilegiato per i cinesi per esprimere la loro rabbia contro abusi e ingiustizie. Sui blog anche oggi qualcuno rompe il muro di omertà: denuncia che la situazione è insostenibile. “Si tratterebbe del più grande passo indietro dal 1989 ad oggi“, scrive un utente indignato sul sito web Weibo. La memoria corre alle proteste in piazza Tienanmen, anno 1989, represse nel sangue dall’esercito. Oggi come allora la caccia a chi si ribella è cominciata. La polizia arresta da settimane gli internauti sospettati di spargere voci. Ma il peggio sembra non essere ancora arrivato.