
Con le tensioni internazionali, soprattutto per le guerre in Ucraina e Medio Oriente, e il ruolo degli Stati Uniti mutato dopo l’elezione di Donald Trump, l’Europa negli ultimi mesi si è ritrovata destabilizzata rispetto a posizioni che sembravano consolidate e si trova di fronte a una sfida decisiva: assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza.
Storicamente dipendente dal supporto militare degli Stati Uniti, l’Unione Europea è ora impegnata a potenziare i propri sistemi di difesa in risposta a un cambiamento strategico nelle politiche Usa del settore. Le recenti mosse politiche, incluse le spese militari record di diversi Paesi europei, segnano l’inizio di un periodo di riarmo che è destinato a ridefinire la sicurezza del Vecchio Continente nei prossimi anni.
Nel 2024 i Paesi membri dell’UE hanno destinato oltre 326 miliardi di euro alla Difesa, un importo destinato a crescere significativamente. Entro il 2027, la spesa per la Difesa in Europa potrebbe aumentare di altri 100 miliardi, sostenuta da Paesi come la Germania, che prevede un aumento del proprio bilancio militare del 25% esentando tali spese dalle sue rigide regole fiscali.
Lo scorso 4 marzo la Commissione UE ha presentato il programma “ReArm Europe”, un’ambiziosa proposta da 800 miliardi di euro che mira a rafforzare le capacitĂ militari comunitarie, stimolando investimenti sia pubblici che privati nelle tecnologie di difesa avanzate.Â
Tecnologia e difesa: un binomio inscindibile
Mentre l’Europa si prepara ad aumentare le proprie capacità di difesa, a livello globale sta emergendo un elemento cruciale: la trasformazione digitale del settore. Negli Stati Uniti l’amministrazione Trump ha inaugurato una nuova strategia con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e modernizzare le proprie capacità militari attraverso l’implementazione di intelligenza artificiale, armi autonome, droni e robotica.
Nonostante le spese record per la Difesa, il settore ha ancora parecchia strada da percorrere nel percorso di digitalizzazione. Basti pensare che solamente meno dell’1% dei bilanci militari è infatti destinato a software e tecnologie digitali, ma questa tendenza sta rapidamente cambiando. La crescente importanza di intelligenza artificiale, cybersicurezza e decisioni in tempo reale basate su dati ha reso la tecnologia una componente fondamentale per il futuro della Difesa.
I recenti conflitti, come quelli in Ucraina e in Medio Oriente, hanno evidenziato l’importanza e i vantaggi cruciali delle capacità digitali avanzate. Il controllo in tempo reale delle informazioni e la protezione delle infrastrutture critiche sono diventati aspetti imprescindibili nella strategia militare moderna. In Europa, le aziende specializzate in sistemi di difesa avanzati e infrastrutture tecnologiche si preparano a raccogliere i frutti di questi cambiamenti.
Gli esempi in questa direzione non mancano. La tedesca Rheinmetall ha di recente siglato il suo più grande contratto di sempre, pari a 3,1 miliardi di euro, con le Forze Armate tedesche per la digitalizzazione dei sistemi di fanteria, mentre la francese Thales si è aggiudicata un contratto per le comunicazioni della flotta della Royal Navy e ha ampliato la sua divisione di sicurezza informatica.
Investire nella difesa tecnologica: un’opportunità di crescita
In un panorama mondiale caratterizzato da tensioni geopolitiche in costante crescita, le spese per la Difesa sono destinate a un’espansione strutturale, con un focus sempre maggiore sulla tecnologia. Le aziende lungo la catena del valore della tecnologia della Difesa, inclusi software, componenti, hardware, droni, autonomia e sensori, sembrano essere potenzialmente posizionate per una crescita sostenuta.
Per gli investitori che desiderano capitalizzare questa trasformazione secolare dell’ordine globale della Difesa, in ottica di diversificazione del proprio portafoglio, l’ETF Global Defence Tech UCITS (ARMR) di Global X potrebbe rappresentare una strategia interessante. Questo ETF mira a investire in societĂ posizionate in modo da trarre vantaggio dalle innovazioni tecnologiche che si rivolgono al settore della Difesa. In particolare, permette all’investitore di prendere posizione sulle societĂ leader che gestiscono e costruiscono sistemi di cybersecurity, sviluppano intelligenza artificiale e big data applicati a sistemi militari avanzati.Â
In conclusione, il riarmo europeo e l’aumento delle spese per la Difesa sono segnali di un cambiamento strutturale nelle politiche di sicurezza del continente. La crescente enfasi sulle tecnologie di difesa sta ridefinendo il panorama della Difesa globale, e l’Europa, sebbene ancora lontana rispetto a potenze come gli Stati Uniti, sta recuperando rapidamente terreno. Con la continua evoluzione digitale del settore, il futuro della difesa europea è indissolubilmente legato alle innovazioni tecnologiche, un ambito che si prevede crescerà in modo esponenziale nei prossimi anni e che potrebbe offrire opportunità interessanti agli investitori che desiderano cogliere questo trend.
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