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Il leggendario Kalashnikov si adatta ai tempi e diventa più hi-tech

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Mosca – Il leggendario Kalashnikov tenta di sopravvivere all’usura del tempo e alle innovazioni della tecnologia rinascendo in una nuova e più sofistica versione di quinta generazione: l’Ak-47 sarà sostituito dall’Ak-12, il cui prototipo è stato presentato nella fabbrica di Izhvesk, sugli Urali, davanti alle telecamere della tv.

Per realizzarlo sono state usate dieci nuove tecnologie che ne hanno migliorato le prestazioni. Il Kalashnikov resterà un’arma semplice (“utilizzabile anche da una persona monca di un braccio”, come ha sottolineato il direttore generale dell’azienda Maxim Kusiuk) ma sarà ancora più precisa, affidabile e resistente, con un calcio telescopio ritraibile, un caricatore inseribile sul lato sinistro per i mancini, un visore notturno, la possibilità di sparare un colpo singolo, tre colpi in serie o a raffica.

L’Ak-12 sarà quasi indistruttibile, resistente a urti e cadute, nonché a temperature estreme (-54 nella prova fatta vedere su tv Vesti 24). L’arma verrà collaudata quest’anno e, dopo il certificato statale, verrà messa in produzione, in particolare per l’estero. Nuova icona delle rivoluzioni nordafricane, lo scorso autunno il vecchio Ak-74 era stato mandato in pensione in Russia, dove fu inventato nel 1947 da Mikhail Kalashnikov e dato ininterrottamente in dotazione prima all’Armata rossa e poi all’esercito russo. Il ministro della difesa russa aveva spiegato che non ne avrebbe più comprato perché ne aveva già troppi nei depositi ed era un’arma ormai superata. Usato dagli eserciti di 55 paesi di tutto il mondo e da innumerevoli formazioni di guerriglieri e terroristi, il fucile mitragliatore d’assalto Kalashnikov è pero ancora l’arma più utilizzata e popolare al mondo, prodotta nelle sue varie versioni in decine di milioni di esemplari, legalmente e illegalmente (in vari Paesi come Cina, Bulgaria, Romania ed Egitto).