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I MERCATI FINANZIARI

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COMMENTO SUI MERCATI FINANZIARI 05/01/2000

a cura di: CABOTO

USA: anche il Nasdaq è stato travolto dai realizzi (-5,6%) sulla scia dei timori legati a un’imminente stretta monetaria. Nemmeno la conferma di Greenspan alla guida della Fed per il quarto mandato consecutivo è servita a tranquillizzare i mercati. Le prese di beneficio, in Usa, così come in Europa, hanno colpito soprattutto i titoli tecnologici e i telefonici, che più avevano corso nelle scorse settimane. Sebbene dal fronte macroeconomico non siano giunte informazioni nuove, il mercato azionario, dopo aver terminato il 1999 in un clima di euforia, sta soffrendo delle prese di beneficio in vista dell’approssimarsi della riunione della Fed dell’1-2 febbraio dalla quale ci si attende un primo ritocco all’insù dei tassi (+25 pb), mentre un secondo rialzo di altri 25 pb dovrebbe avvenire nel corso del 2Q.
Per quanto riguarda gli appuntamenti di oggi, alle 16.00 saranno resi noti i dati relativi agli ordinativi, attesi in recupero a novembre (+0,9% m/m secondo il consenso) dopo le flessioni registrate a ottobre e settembre. L’aumento dell’1,2% fatto registrare nello stesso periodo dagli ordini di beni durevoli supporta questa previsione, anche se il comparto dei computer dovrebbe registrare una flessione.
La survey dei direttori degli acquisti (Napm) relativa al settore dei servizi, non rappresenta un market mover in quanto risulta ancora scarsamente significativa data la limitatezza della serie. Per ragioni stagionali tuttavia l’indice dovrebbe registrare una flessione rispetto a 55,5 di novembre

AREA EURO: la correzione della borsa statunitense ha permesso un recupero dell’euro, portatosi sui massimi delle ultime sei settimane. Anche i mercati europei stanno soffrendo per le attese sull’andamento dei tassi d’interesse.
Il tasso di disoccupazione dell’area euro è sceso a novembre al 9,8%, in linea con le previsioni, confermandosi sui livelli del mese precedente (il cui dato è stato rivisto dal 9,9%).
Si riunisce oggi il board della Bce. Non si attendono interventi sui tassi d’interesse fino al mese prossimo. Nel corso della conferenza stampa (ore 14.30) Duisenberg potrebbe fornire alcune valutazioni circa i rischi di un aumento dell’inflazione e sull’andamento dell’euro. Il presidente della Bce potrebbe inoltre offrire un primo bilancio sull’adeguamento al Y2K.
Il report sul mercato del lavoro in Germania dovrebbe confermare anche a dicembre la tendenza al calo del numero dei disoccupati, che dovrebbero scendere in termini destagionalizzati di 11.900 unità dopo il calo di 29 mila unità registrato a novembre, mentre il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 10,4%. Sono circolate tuttavia nella giornata di ieri rumors che indicavano un miglioramento molto più consistente, con un calo dei disoccupati di ben 68 mila unità. Un dato migliore delle attese influirà positivamente sull’euro.