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Gundlach, il Re dei bond scommette su picco della volatilità

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Il leggendario investitore Jeff Gundlach, ceo di DoubleLine Capital ha un avvertimento per chi si muove sui mercati finanziari: la volatilità sta per salire. Gundlach, che non ha parlato almeno per ora di crollo, ha annunciato che il suo fondo si sta muovendo verso uscite dagli asset più rischiosi e raccomanda di fare altrettanto. “Non vedo un grande crollo all’orizzonte“, ha detto Gundlach in un’intervista a Bloomberg, “a meno che non succeda qualcosa come un conflitto davvero serio”.

Il Re dei Bond ha dichiarato che DoubleLine sta spostando le sue posizioni dalle obbligazioni spazzatura e debito dei Paesi emergenti verso crediti di alta qualità meno sensibili alla crescita dei tassi di interesse. Gli azionari statunitensi, secondo Gundlach, sembrano essere sempre più sopravvalutati.

“Questo non è il momento in cui si può comprare qualsiasi cosa senza preoccuparsi del rischio, il tempo per farlo era 18 mesi fa, ora è meglio essere cauti“, ha detto Gundlach. Le parole di Gundlach sono simili a quelle di Howard Marks, co-presidente di Oaktree Capital Group LLC, che il mese scorso aveva affermato che i mercati si trovavano in territorio troppo rialzista.

Altrettanto “conservatore” è l’approccio del Re dei Bond sulla costruzione della sua azienda di otto anni. Gundlach ritiene che ci sia un limite a quanto DoubleLine possa gestire bene e dice che la società potrebbe smettere di commercializzare una volta che le attività raggiungano i 150 miliardi di dollari, a partire dai 110 miliardi attuali. “Non voglio gestire 500 miliardi di dollari“, ha affermato Gundlach, “davvero non voglio gestire 200 miliardi di dollari”.

Questo atteggiamento non è in linea con un settore che privilegia la crescita degli asset, sia come mezzo per generare entrate maggiori che come strumento per sostenere le spese fisse come la tecnologia e la compliance. Gundlach al contrario ha dichiarato di non volere un fondo da 150 miliardi, piuttosto 10 fondi da 15 miliardi perché preferisce avere un business diversificato.