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Goldman Sachs: svelati i risultati trimestrali dell’asset e wealth management

Entra nel vivo l’earning season di Wall Street. Dopo Jp Morgan e Morgan Stanley, che hanno superato le aspettative trimestrali grazie al boom del trading azionario, oggi è il turno di Goldman Sachs.

Il contesto macroeconomico è caratterizzato dall’alta volatilità con i mercati in fibrillazione da quando Trump ha inasprito le tensioni commerciali la scorsa settimana, seminando incertezza nella più grande economia del mondo e non solo. A risentirne in Borsa anche le azioni di Goldman Sachs che hanno lasciato sul terreno il 14 per cento.

Oggi prima dell’apertura, nel pre. market le azioni di Goldman sono salite del 2,5% a 507 dollari. Vediamo nel dettaglio come è andato il primo trimestre del 2025 per la banca.

Goldman Sachs: il risultato della divisione wealth management

Per quanto riguarda la divisione asset e wealth management di Goldman, l’unità che si rivolge alle istituzioni e agli individui con un elevato patrimonio netto, considerata dal CEO Solomon un motore di crescita della banca, scende del 3% a 3,68 miliardi di dollari.

Nel primo trimestre la banca d’affari ha supervisionato un patrimonio record di 3,17 trilioni di dollari.  All’inizio del mese, un dirigente della divisione asset di Goldman ha dichiarato che i dazi rappresentano uno “shock per la crescita” e gli economisti della banca hanno aumentato, e poi annullato, le loro previsioni sulle probabilità di recessione dopo l’annuncio e il successivo rinvio dei dazi statunitensi.

Goldman ha inoltre accantonato 287 milioni di dollari per perdite su crediti, rispetto ai 318 milioni dell’anno scorso.

Guardando agli altri dati, il fatturato netto del gruppo è di 15,06 miliardi di dollari e un utile netto di 4,74 miliardi di dollari per il primo trimestre conclusosi il 31 marzo 2025. L’utile diluito per azione comune (EPS) è stato di 14,12 dollari e il rendimento annualizzato sul patrimonio netto medio comune (ROE) è stato del 16,9% per il primo trimestre del 2025.

David Solomon, Presidente e CEO di Goldman Sachs, ha dichiarato: “I nostri forti risultati di questo trimestre hanno dimostrato che in tempi di grande incertezza i clienti si rivolgono a Goldman Sachs per l’esecuzione e l’intuizione. Pur entrando nel secondo trimestre in un contesto operativo nettamente diverso rispetto all’inizio dell’anno, siamo fiduciosi nella nostra capacità di continuare a sostenere i nostri clienti”.

Le turbolenze dei mercati hanno fatto salire i ricavi da trading di Goldman sulle azioni del 27%, raggiungendo la cifra record di 4,2 miliardi di dollari, mentre gli investitori si affannavano a riorganizzare i loro portafogli per attenuare il colpo delle nuove tariffe. Le commissioni di investment banking di Goldman sono scese dell’8% a 1,9 miliardi di dollari nel trimestre.

Un trend che sottolinea un drastico cambiamento di sentimento per un settore che, fino a pochi mesi fa, aveva festeggiato il ritorno del presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca.