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Germania avvia embrione di un esercito europeo

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L’integrazione europea che la Germania si augura non è quella fiscale, bensì quella militare – e, in parte, la sta già mettendo in atto. A riportare la notizia è l’autorevole rivista Foreign Policy, che riferisce come Berlino e due altri Paesi membri dell’Ue, la Repubblica Ceca e la Romania, stiano iniziando ad integrare le proprie truppe. Più precisamente, nei prossimi mesi i due alleati integreranno una delle proprie brigate all’interno delle forze armate tedesche: la Brigada 81 Mecanizată, romena, e la 4. Brigáda Rychlého Nasazení, ceca.

E’ l’inizio di un’integrazione militare che all’orecchio di molti membri Ue suona ancora come un sacrilegio. Di questo è convinto il professore di politica internazionale Carlo Masala (Università del Bundeswehr, Monaco): “Il governo tedesco sta mostrando che desidera procedere con l’integrazione militare”, ha dichiarato a Foreign Policy, ed è “un tentativo di prevenire il completo fallimento della comune sicurezza europea”.
Il nome ufficiale del progetto è Framework Nations Concept (Fnc) ed è stato presentato alla Nato nel 2013; si tratta, in sintesi, di una rete di piccoli eserciti comandati dalle forze armate tedesche (Bundeswehr). Secondo un documento dell’influente think-tank tedesco, il German Institute for International and Security Affairs, “il Fnc può diventare lo strumento chiave per plasmare la struttura della difesa in Europa. In qualità di iniziatore, è responsabilità della Germania promuovere la sua attuazione attraverso un buon esempio” (pag. 4).
Dietro al progetto tedesco ci sarebbero, inoltre, le lacune nell’esercito nazionale. Secondo l’analista del think-tank polacco Centre for Eastern Studies, Justyna Gotkowska, rimpolpare le loro forze di terra, i tedeschi potrebbero “guadagnare influenza politica e militare in seno alla Nato”.  Ad oggi, la Germania spende una quota del Pil ben al di sotto del 2% prescritto ai membri Nato (nel 2016, l’1,2%).