Assicurazioni

Generali: vince la lista di Mediobanca. Philippe Donnet confermato CEO

Giornata calda a Trieste all’assemblea degli azionisti di Generali, dove si è decisa la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione della compagnia assicurativa. Alla fine, l’ha spuntata Mediobanca: la lista presentata dalla storica banca d’affari milanese ha ottenuto il 52,383% del capitale presente, aggiudicandosi 10 seggi su 13.

Un segnale forte di continuità, che conferma la fiducia nell’attuale governance e, in particolare, nell’amministratore delegato Philippe Donnet.

La cordata alternativa guidata da Francesco Gaetano Caltagirone, invece, si ferma al 36,8%, riuscendo comunque a strappare 3 consiglieri. Nessun seggio, infine, per la lista presentata da Assogestioni, che si è fermata al 3,67%.

Generali: come ha votato l’assemblea

L’assemblea, iniziata alle 9 del mattino nella storica sede triestina del Leone, è stata seguita con grande attenzione anche per via delle dinamiche tra i grandi azionisti. Il gruppo Generali stesso, che detiene il 4,8%, ha scelto di astenersi, mentre Unicredit, titolare di una quota pari al 6,51% (in aumento rispetto al precedente 5,27%), avrebbe scelto – secondo fonti di Bloomberg – di appoggiare la lista di Caltagirone. La banca guidata da Andrea Orcel, però, ha mantenuto il massimo riserbo: “No comment”, si è limitata a dire ufficialmente.

Dietro le quinte, l’equilibrio tra le forze in campo era molto delicato. Mediobanca, con il 13,04%, ha fatto da ago della bilancia insieme agli investitori istituzionali, che hanno appoggiato compatti la sua lista. Hanno sostenuto Caltagirone, invece, Delfin (gruppo Del Vecchio, 9,93%) e Fondazione Crt (2%). Più ambigua la posizione del gruppo Benetton, che – dopo una rettifica – detiene il 4,83%: secondo indiscrezioni, avrebbe scelto la strada dell’astensione.

Donnet: “Risultati record, avanti con ambizione”

Nel suo intervento all’assemblea, l’ad Philippe Donnet ha sottolineato i successi degli ultimi anni, ricordando che «Generali è oggi nella posizione più forte di sempre». Non ha nascosto la volontà di proseguire il lavoro: «Sarei onorato di continuare nel mio ruolo di Amministratore Delegato anche nel prossimo triennio», ha dichiarato con tono deciso, sottolineando che il piano industriale ha ancora molte tappe davanti a sé.

La vittoria di Mediobanca sancisce la riconferma dell’attuale management, con Andrea Sironi alla presidenza e Donnet alla guida operativa. Ma il voto lascia comunque un segnale: una minoranza significativa – quasi il 37% – ha scelto un’alternativa. Un messaggio che i vertici dovranno tenere presente nei prossimi mesi, in un contesto competitivo e in continuo cambiamento.

Il nuovo cda sarà composto da 10 candidati che verranno estratti dalla lista di Piazzetta Cuccia e dai primi tre dell’elenco depositato dal gruppo Caltagirone. Nel dettaglio in consiglio siederanno oltre a Donnet e Sironi, Clemente Rebecchini, Luisa Torchia, Lorenzo Pellicioli, Clara Hedwig Frances Furse, Antonella Mei-Pochtler, Patricia Estany Puig, Umberto Malesci, Alessia Falsarone, Flavio Cattaneo, Marina Brogi e Fabrizio Palermo.