TEL AVIV (WSI) – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha espresso “forte preoccupazione per il crescente numero di vittime civili” nel conflitto a Gaza, rinnovando il suo appello a “cessare immediatamente il fuoco” nel giorno in cui sono rimasti uccisi oltre 120 palestinesi e 13 soldati israeliani. Stando a quanto riferito dal portavoce dei servizi sanitari di Gaza, oltre un terzo delle vittime nell’enclave palestinese sono donne e bambini.
Continua l’offensiva nella Striscia, almeno 9 palestinesi, tra cui sette bambini, sono rimasti uccisi questa mattina in un raid aereo israeliano a Rafah, come ha riferito il portavoce dei servizi sanitari, Ashraf al-Qudra, precisando che le vittime appartenevano tutte a un’unica famiglia. E oggi sono stati recuperati i corpi senza vita di 16 palestinesi rimasti uccisi in un raid a Khan Yunis. Sale così a 501 il bilancio complessivo delle vittime palestinesi dall’inizio delle ostilità, l’8 luglio scorso.
“I membri del Consiglio di sicurezza esprimono grave preoccupazione per il crescente numero di vittime e chiedono un’immediata cessazione delle ostilità”, ha dichiarato il presidente di turno del Consiglio, l’ambasciatore ruandese Eugene Richard Gasana.
I 15 paesi membri hanno chiesto di “tornare all’accordo di cessate il fuoco del novembre 2012” tra Israele e Hamas e hanno sollecitato “il rispetto delle leggi umanitarie internazionali, in particolare per la protezione dei civili”, sottolineando “la necessità di migliorare la situazione umanitaria” nella Striscia di Gaza.
All’indomani della giornata più sanguinosa dall’inizio del conflitto a Gaza, il Consiglio di sicurezza si è detto “molto preoccupato per l’escalation di violenza”, sostenendo “gli sforzi dell’Egitto e del segretario generale dell’Onu per arrivare a un cessate il fuoco”.
Ban Ki-moon è infatti in missione in Medio Oriente per favorire un accordo tra Israele e Hamas. Dopo la tappa di ieri in Qatar, oggi è atteso al Cairo, dove incontrerà il presidente Abdel Fattah ah-Sisi.
Più di 10 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano dopo essere riusciti a infiltrarsi nel sud di Israele. Lo ha riferito l’esercito.
“I terroristi di Hamas si sono infiltrati in Israele attraverso due tunnel dal nord di Gaza. L’esercito li ha intercettati e hanno ucciso più di 10 terroristi”, ha scritto il colonnello Peter Lerner sull’account Twitter.
Questa mattina le località israeliane situate in prossimità della Striscia di Gaza sono state poste in stato di allerta e gli abitanti invitati a non uscire di casa. Si tratta di una procedura di allerta adottata in caso di sospette incursioni di palestinesi della Striscia di Gaza.
(TMNews)