Finint Investments acquisisce un ramo di Hedge Invest: cresce l’offerta per i clienti HNWI
Finint Investments, SGR del Gruppo Banca Finint, ha siglato un accordo per l’acquisizione di un ramo d’azienda di Hedge Invest SGR, società specializzata in investimenti alternativi. L’operazione, strategica per il Piano Industriale 2024-2026, consente a Finint di rafforzare la sua presenza nei mercati italiano e internazionale e di ampliare l’offerta dedicata a clientela HNWI e Family Office. Con questa integrazione, Finint Investments gestirà 54 fondi per un totale di 5,8 miliardi di euro di masse, consolidando il suo posizionamento e puntando su nuove sinergie e competenze per affrontare il futuro del wealth management.
L’accordo strategico per Finint
In particolare, come riferisce la nota del gruppo, Finint Investments ha firmato un accordo con Hedge Invest SGR, società specializzata in investimenti alternativi controllata da AM Holdings, per l’acquisizione di un ramo di azienda della stessa, annunciando che assumerà la direzione dell’attività di gestione collettiva e dei servizi di investimento. Per Finint Investments è un’operazione coerente con il Piano industriale 2024-2026 di Gruppo, che permette di consolidare la propria presenza sul mercato italiano e internazionale e ampliare la propria attività in ambito clientela HNWI e Family Office, mentre Hedge Invest potrà valorizzare le proprie competenze specialistiche traendo benefici dall’integrazione con una realtà consolidata, in un contesto di mercato in cui le economie di scala stanno diventando sempre più importanti.
La storia di Hedge Invest
Fondata nel 2000 da Antonello, Alessandra ed Elisabetta Manuli, Hedge Invest SGR è una società di gestione del risparmio con oltre vent’anni di esperienza negli investimenti alternativi. Finint Investments subentrerà quindi nella gestione di 10 fondi per un valore complessivo di circa 600 milioni di euro di masse. Negli accordi è previsto che Alessandra ed Elisabetta Manuli avviino la loro la collaborazione con il Gruppo Banca Finint nelle rispettive aree di competenza e che AM Holdings reinvestirà parte del corrispettivo in Banca Finint.
Il piano 2024-2026 del Gruppo
Grazie a questa operazione e alle sinergie commerciali che saranno attivate, Finint Investments conferma la crescita per linee esterne annunciata nel Piano Strategico 2024-2026 di Gruppo, potenziando la propria capacità distributiva e ampliando i focus geografici delle proprie strategie di investimento. Nello specifico, il portafoglio di Finint Investments accrescerà il proprio numero di fondi in gestione che raggiungeranno quota 54, tra alternativi e armonizzati, di diritto italiano ed estero, aprendosi a partnership con asset manager internazionali anche per il tramite di una ICAV irlandese dedicata ai fondi UCITS. Questo permetterà, inoltre, un presidio sempre maggiore sulla clientela High-Net-Worth Individuals (HNWI) e sui Family Office. A seguito dell’operazione, Finint Investments crescerà fino a superare 5,8 mld di euro di masse in gestione e oltre 140 risorse operative nelle sedi di Conegliano (Treviso), Milano, Trento e, grazie ad Hedge Invest, anche di Londra.
I clienti sempre al centro
Mauro Sbroggiò, Amministratore Delegato di Finint Investments, ha commentato: “Questa operazione rappresenta un’importante opportunità per accrescere il nostro posizionamento nel settore degli investimenti alternativi, di cui siamo sempre stati pionieri, e per espandere la nostra presenza sui mercati internazionali. Grazie all’operazione con Hedge Invest che condivide lo spirito imprenditoriale e i valori che hanno sempre caratterizzato il Gruppo Finint, Finint Investments persegue in questo modo quanto annunciato nel piano Strategico di Gruppo, rispondendo in modo sempre più efficace alle esigenze dei propri clienti, sia privati che istituzionali. Sinergie commerciali, competenze tecniche innovative e l’apertura ai mercati esteri saranno le ulteriori leve per la crescita della nostra società che si proietta verso il futuro potendo ora contare su ulteriori professionalità di alto livello e su una rete sempre più ampia in Italia e all’estero”.