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Euro in fase di lateralizzazione

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Legnano – E’ già la seconda settimana all’interno della quale il giovedì ed il venerdì rappresentano gli appuntamenti più importanti.

Domani sarà giornata di banche centrali e venerdì verranno rilasciati i dati sull’occupazione americana, forti market mover che risultano essere come oro colato per gli investitori che sono pronti a reagire sul mercato di fronte alle diverse comunicazioni.

Domani avremo modo di ragionare meglio sulle intenzioni delle Banche centrali (che in breve potrebbero tagliare i tassi a 0.75% per l’area euro ed aumentare il QE a 375 miliardi di sterline oltremanica), ma a giudicare dalla price action del mercato, le attese sono per l’interventismo.

Anche dalla Cina potrebbero arrivare stimoli monetari, con le banche a cui potrebbe essere permesso di ridurre le proprie riserve di capitali. Tute misure di supporto che, dopo lo stacco dell’accordo sul piano per la crescita da 120 miliardi, sono ben viste in quanto vanno ad aumentare la liquidità in circolazione, cosa che ora come ora serve.

Dal punto di vista tecnico abbiamo assistito a movimenti importanti soltanto sulle commodities e sul dollaro australiano. Le prime sono state in grado di accelerare oltre i punti di resistenza di breve periodo, estendendo fino a 88.05 il pertolio e fino a 1,625.00 sul petrolio (commenteremo insieme durante il webinar delle 9.30 questi livelli), mentre dopo il mantenimento dei tassi al3.50% da parte della RBA, l’aussie si è portato stabilmente sopra i supporti di breve periodo e sembra poter estendere, come vedremo tra poco, ulteriormente.

EurUsd
Da due giorni oramai sembra che la moneta unica sia entrata in una fase di lateralizzazione, in attesa di un evento che faccia rompere questo range venutosi a creare e compreso fra 1.2560 e 1.2615. Il livello di supporto è stato confermato anche ieri, dopo che in mattinata abbiamo parlato della sua possibile importanza a causa del transito di un livello di riracciamento di Fibonacci. Non ci sono grandi indicazioni su quale sarà la tendenza assunta dal cambio, ciò che sembra il consiglio più sensato è di attendere che questo range di 65 pip venga rotto da una parte o l’altra e di seguirne il movimento che dovrebbe scaturirne.

UsdJpy
Il dollaroyen sta mostrando una fase di restringimento dei range compiuti giornalmente entrando quasi in una figura a triangolo (anche se sappiamo che questa figura dovrebbe, per essere perfetta, giungere in una fase di trend). I due estremi indicati dalle trendline dinamiche convergenti sono 79.50, supporto per oggi, e 79.90, livello di resistenza indicato anche nei giorni scorsi e perfettamente rispettato più volte da ieri pomeriggio.

EurJpy
Anche ieri il cambio EurJpy non ha fornito uno spunto ben preciso. Ci si trova ancora in un’area di range di 150 pip di escursione massima con la maggior attenzione ancora indirizzata verso la resistenza chiave di 101.50. Allo stesso modo continuiamo a pensare a 100 figura come ad un notevole livello di supporto.

GbpUsd
Il cable, anche ieri, ha dimostrato di rispettare molto bene il livello di supporto che transita a 1.5650-60. Questo fa si che la sterlina continui a muoversi in un range ampio 75 pip, di cui 1.5725 è l’estremo superiore da considerare come un interessantissimo livello per un movimento di breakout rialzista.

AudUsd
Il dollaro australiano sta continuando a dare prova di aver ripreso la salita oltre il livello di rottura chiave di 1.0220. Questo è ancora sufficientemente vicino per essere considerato livello di supporto nel breve/medio periodo mentre continuiamo a pensare a 1.0375 (50 pip dal massimo raggiunto nella notte) come livello obiettivo (indicato dal 61.8% di ritracciamento del movimento negativo compiuto dal cambio fra febbraio e maggio scorsi).

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