Economia

Elezioni UK: niente Brexit se vince Labour

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I Labour non lasceranno che la Gran Bretagna dica addio all’Europa senza un accordo con la Ue e si impegnano a negoziare delle “disposizioni transitorie per non mettere in pericolo l’economia del Regno Unito”.

Una fuga di notizie ha reso noto il manifesto messo a punto dal Labour party britannico in vista delle elezioni del prossimo giugno.

Nel documento programmatico, reso noto dalla stampa, partito guidato da Jeremy Corbyn presenta altre alcune importanti riforme come la “rinazionalizzazione delle ferrovie e degli aumenti di tasse”.

“Per il Labour – si legge nel documento di 43 pagine – lasciare la Ue senza un accordo è la peggior soluzione possibile e trascinerebbe nel baratro la nostra economia. Noi rifiutiamo l’opzione di un’uscita dalla Ue senza accordo e negozieremo delle disposizioni transitorie per evitare di mettere in pericolo l’economia del Regno Unito”.

Un capitolo è inoltre riservato al tema dell’immigrazione. Nel programma, il partito laburista non si azzarda a fare “false promesse” sulla diminuzione del numero dei migranti, con allusione all’impegno preso dal partito conservatore in materia.

Oltre alla rinazionalizzarione delle ferrovie, il Labour prevede la creazione di società energetiche di stato e un aumento delle tasse per le grandi società e dei redditi superiori alle ottantamila sterile oltre alla riduzione delle tasse universitarie. L’aumento di imposte sarebbe reinvestito nel sistema sanitario pubblico.

Intanto,  l’ultimo sondaggio di YouGov, svolto tra il 4 e il 5 maggio, ha confermato che il Partito conservatore britannico gode di un solido vantaggio del 19 per cento sul partito laburista in vista delle elezioni generali dell’8 giugno. Allo stesso tempo, il sondaggio ha evidenziato che sia i Tories e sia il Labour hanno perso l’1% dei voti rispetto al 2-3 maggio e sono rispettivamente al 47 e al 28 per cento. Il sondaggio ha anche rivelato che il voto per i liberali democratici è all’11 per cento e quello per l’Ukip al 6 per cento.

Il 18 aprile il primo ministro britannico Theresa May ha annunciato la sua decisione di tenere una prima elezione parlamentare all’inizio di giugno per superare le divisioni del Parlamento e riuscire nei negoziati con l’Unione europea su Brexit.