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Elezioni Germania: Scholz si afferma con nel secondo dibattito tv

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In vista delle elezioni politiche del 26 settembre in Germania si consolida la posizione di forza del leader socialista dell’Spd e ministro delle Finanze, Olaf Scholz, in seguito al secondo dibattito televisivo diretto con gli altri due maggiori candidati alla cancelleria. Secondo un sondaggio condotto dall’emittente Ard, Scholz è stato il leader più convincente per il 41% dei 1.750 spettatori interpellati, ben davanti al rivale della Cdu/Csu, Armin Laschet (27%) e alla candidata dei Verdi, Annalena Baerbock (25%).

Rispetto al primo confronto televisivo, Scholz si presentava all’appuntamento con un crescente consenso nei sondaggi. Secondo la media dei sondaggi elaborata da Politico e aggiornata al 10 settembre l’Spd prevale con il 25% delle intenzioni di voto, seguita dalla Cdu/Csu, al 21%, e dai Verdi, al 16%.

Anche per questo, il tono del dibattito è stato decisamente più aggressivo rispetto quello precedente – con Scholz ripetutamente chiamato a rispondere delle sue responsabilità come ministro delle Finanze.
Stando ai risultati del sondaggio, avrebbe resistito con successo: per il 49% degli spettatori il capo dell’Spd è risultato il più competente (davanti a Laschet, 26%, e Baerbock, 18%). Il candidato più “piacevole”, sarebbe stato invece quello dei Verdi (39%), con Scholz non molto distante (al 34%), mentre Laschet sarebbe di gran lunga il meno simpatico dei tre (18%).

Elezioni Germania: alla ricerca di una nuova coalizione

A meno di due settimane dal voto di domenica 26 settembre si profila un governo di coalizione il cui perno sarà, salvo sorprese, costituito dalla leadeship di Olaf Scholz. Questo è l’unico elemento prevedibile, mentre le opzioni per la formazione della coalizione e del programma restano molteplici. I Verdi vedrebbero nell’Spd l’alleato preferibile (aveva dichiarato Baerbock), ma in ogni caso sarebbe necessario un terzo partito per raggiungere la maggioranza parlamentare necessaria.
La possibilità più dirompente sarebbe un asse di sinistra con Die Linke, ma anche l’alleanza con i liberali potrebbe dare vita a una maggioranza.