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Egitto: giornalista francese molestata in diretta

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Roma – Sonia Dridi, una giornalista dell’emittente francese France 24 , ieri sera era in piazza Tahrir per fare il suo lavoro ma mentre era in diretta tv è successo l’impensabile: un gruppo di giovani l’ha circondata e ha cominciato a toccarla cercando persino di toglierle i vestiti.

“Sono stata afferrata dappertutto – ha dichiarato la ragazza – Mi sono accorta solo più tardi, quando qualcuno ha riabbottonato la mia camicia, che era stata aperta, ma non strappata. Ho evitato il peggio grazie alla cintura che portavo” e all’aiuto di un amico il collega Ashraf Khalil che lavora per il canale inglese della stessa emittente. I due si sono poi rifugiati in un fast food con una porta di metallo sperando di sfuggire agli assalitori che, comunque, non sembravano voler demordere.

“La folla – ha raccontato Khalil all’Associated Press – ci aveva praticamente circondato. Una trentina di uomini all’incirca. Un sacco di mani raggiungevano Sonia. Era difficile dire chi la stesse aiutando e chi la stesse aggredendo”. Il reporter ha anche denunciato il furto di alcuni oggetti. Alla fine la fuga in una macchina col batticuore per via di alcuni uomini che hanno cominciato a battere le mani sul cofano. “Non mi è sembrata una cosa premeditata – ha detto ancora Khalil – ma ho sentito una grande rabbia perché non è la prima volta che succede. E’ già accaduto ad altri che conoscevo”.

Khalil non ha torto. Nelle vie del Cairo le aggressioni verbali e anche fisiche contro le donne sono ormai all’ordine del giorno. Di recente, ci sono state decine di testimonianze di vere e proprie aggressioni sessuali, ai limiti dello stupro, a Piazza Tahrir che non hanno suscitato alcuna reazione da parte delle autorità.

La questione era venuta alla ribalta della cronaca occidentale quando la giornalista americana Lara Logan della Cbs fu aggredita sessualmente l’11 febbraio 2011, giorno delle dimissioni del deposto presidente Hosni Mubarak.

Nel novembre del 2011 un’altra collega francese di France 3 era stata aggredita durante una manifestazione nella piazza. Prima di lei la stessa sorte era toccata a una giornalista americana di origine egiziana. A dicembre tutto il mondo si indignò per il pestaggio da parte della polizia di una ragazza che rimase con addosso un reggiseno blu. E lo scorso giugno un gruppo di uomini aveva molestato diverse ragazze durante una manifestazione proprio contro questo genere di aggressioni in Egitto. Non ci sono dati certi sul numero di episodi perché la polizia raramente entra nella piazza e perché le donne sono restie alla denuncia. Lo scorso giugno Amnesty International aveva condannato gli attacchi “volti a intimidire le donne e a impedire loro di partecipare alla vita pubblica”. L’organizzazione per i diritti umani aveva anche chiesto alle autorità di aprire un’inchiesta e di arrestare i colpevoli.

Sonia ora è in stato di choc: “Sono più spaventata che ferita” ha scritto su Twitter ringraziando ache @ashrafkhalil per averla protetta. I due giornalisti presenteranno una denuncia formale contro ignoti. E la direzione di France 24, in un comunicato, “ha condannato fermamente le aggressioni a ripetizione contro i giornalisti che devono avere la possibilità di fare il loro mestiere in ogni parte del mondo”. Probabilmente i due reporter saranno rimpatriati.

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