Economia

Economico e con rito civile, come sarà il matrimonio post-Covid

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L’annullamento di ogni tipo di evento, pubblico e privato, a causa del Coronavirus, ha avuto pesanti ripercussioni anche sui servizi legati al matrimoni. ProntoPro.it, portale italiano di domanda e offerta di servizi professionali, stima che la richiesta di servizi matrimoniali sia calata del 78%, da gennaio ad aprile, e di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Un impatto importante su un comparto che nel 2019, secondo Assoeventi, l’associazione di Confindustria per i settori Events, Luxury e Wedding, ha generato 10 miliardi di fatturato. 

Qualcosa potrebbe ricominciare a muoversi in settembre, in vista dello slittamento di molte celebrazioni al 2021.

Matrimonio: quanto mi costi?

Ma come saranno le celebrazioni post-Covid? L’Osservatorio Matrimoni di ProntoPro che, normalmente, la spesa media per l’organizzazione di un matrimonio in Italia si aggira intorno ai 25.000 euro, prendendo in considerazione tutti i professionisti che contribuiscono a rendere indimenticabile questa giornata: wedding planner, servizi di catering, fioristi, fotografi e videomaker, DJ e gruppi musicali, ma anche gli educatori incaricati di intrattenere i bambini.

Attraverso lo studio dei preventivi stilati negli ultimi 12 mesi dai professionisti del settore, ProntoPro ha potuto definire un prezzo Standard di 14.000 euro e un prezzo Premium che supera di poco i 36.000 euro.

Su quale dei due investimenti ricade la preferenza degli italiani?

A quanto pare, non è più il tempo di matrimoni eccessivamente sfarzosi: l’87% dei futuri sposi sceglie infatti di mettere a budget una spesa Standard per celebrare le proprie nozze, a fronte di un 13% di coppie che invece sognano ancora una cerimonia di lusso. Un dato comunque in calo rispetto al 2018, quando il matrimonio in versione Premium veniva richiesto dal 22% degli sposi.

Analizzando i dati da un punto di vista geografico la regione più costosa per l’organizzazione di un matrimonio è il Lazio, dove la spesa Standard può raggiungere i 16.700 euro. Anche Campania e Sicilia si attestano sopra i 16.000 euro di investimento.

La Sardegna è la più economica, qui per un matrimonio l’investimento richiesto è di circa 11.000 euro.

Il rito civile vince su quello religioso

Tra chi cerca online i migliori fornitori per l’organizzazione del proprio matrimonio, il rito civile vince su quello religioso, un trend in crescita anno dopo anno. I dati del 2020 raccontano che il 69% dei futuri sposi si sposerà in comune, il 29% opta per la cerimonia in chiesa, mentre il 3% organizzerà una versione simbolica del rito che permette loro di scegliere location, celebrante, testo della celebrazione, ma che non ha alcun valore ufficiale.

I territori del Sud Italia evidenziano però una tendenza inversa, il matrimonio religioso è infatti stato scelto nel 2019 da più del 50% dei futuri sposi, in Campania la percentuale arriva fino ad un 68% di preferenze. L’Emilia Romagna risulta invece la regione d’Italia più secolarizzata, qui il matrimonio civile è stato la preferenza per ben il 73% degli sposi.

Servizi più richiesti per matrimonio

La giusta location per le celebrazioni nuziali raccoglie il 50% delle richieste a livello nazionale, aggiudicandosi il primo posto in classifica fra i servizi più richiesti per il settore wedding. Fotografo e accompagnamento musicale vengono cercati rispettivamente dal 13% e dal 10% dei futuri sposi. Alcune regioni evidenziano delle peculiarità territoriali.

I fioristi raccolgono meno domanda a livello nazionale, ma sono il secondo servizio più richiesto in Basilicata, con il 22% di preferenze. In Trentino Alto Adige il trucco sposa supera di 4 punti percentuali la domanda di fotografi. I wedding planner rientrano nella Top 3 dei servizi più richiesti in Toscana e Sardegna.