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Studio: come i tweet di Trump hanno influenzato i mercati

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Osservare con attenzione un profilo Twitter come quello del presidente degli Stati Uniti potrebbe rivelarsi utile a capire alcune reazioni dei mercati finanziari. In un’era dominata dalle dichiarazioni non mediate dagli organi di comunicazione certi obiettivi politici, infatti, finiscono con l’essere appresi sempre più spesso dai social network.
O, almeno, questa tendenza diventa particolarmente spiccata quando a twittare è Donald Trump.

In uno studio pubblicato sull’American Journal of Political Science, i ricercatori Allyson L. Benton e Andrew Q. Philips della City University of London hanno misurato l’influenza dei tweet del presidente americano in un periodo compreso fra il  primo gennaio 2015 e il 2 febbraio 2018. Un arco di tempo che anticipa la sua campagna per diventare presidente e che arriva a completare il primo anno di mandato.

Nel dettaglio, gli studiosi hanno concentrato l’analisi sulle dichiarazioni riguardanti il Messico e il relativo impatto sul tasso di cambio peso/dollaro. In questo modo è stato possibile appurare che, sì, i tweet di Trump sul Messico sono corrisposti a incrementi della volatilità sul tasso di cambio fra la moneta messicana e il dollaro.

Un esempio. Poco prima di entrare in carica nel gennaio 2017, una serie di tweet di Trump che criticavano le case automobilistiche ha fatto cadere in picchiata il peso messicano.
Il suo tweet del 3 gennaio 2017 “General Motors is sending Mexican made model of Chevy Cruze to U.S. car dealers-tax free across border. Make in U.S.A. or pay big border tax!” (“General Motors sta mandando un modello di Chevy Cruze di produzione messicana ai concessionari statunitensi – esente da tasse oltre confine. Producete negli Stati Uniti o pagate il dazio doganale!”) è coinciso con una svalutazione del 3,5% del peso messicano rispetto al dollaro statunitense.

“I post sui social media permettono agli investitori non solo di determinare la probabile direzione politica presa dal governo ma anche di ottenere informazioni utili sul benchmark e sul livello di determinazione dei politici nell’attuare i loro obiettivi”, ha commentato la dottoressa Benton, “sebbene si sia iniziato a esaminare come i contenuti postati sui social media da parte di importanti attori finanziari possano influenzare le dinamiche di mercato, gli studiosi non hanno ancora determinato in che modo i post degli attori politici possano essere importanti anche per gli investitori. La nostra ricerca mostra che è così“.