Economia

Disgelo Cina-Giappone: via accordo swap da $30 miliardi

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Dopo anni di tensioni per la sovranità sull’atollo delle Senkaku (Diaoyu in cinese), le relazioni Cina e Giappone tornano a distendersi. Un chiaro segnale è arrivato oggi con la firma tra i due giganti asiatici di un accordo di swap valutario da 30 miliardi di dollari.

L’accordo, firmato in occasione della visita ufficiale del premier nipponico Shinzo Abe a Pechino – la prima in 7 anni – ha validità immediata e scadrà il 25 ottobre 2021, consentirà lo scambio di valute locali da parte delle banche centrali dei due paesi per un importo massimo di 200 miliardi di yuan o 3.400 miliardi di yen (equivalenti appunto a circa 30 miliardi di dollari).

La misura, assieme a una serie di altri accordi firmati in occasione dell’incontro a Pechino tra Abe e l’omologo cinese Li Keqiang, è stato definito dai due capi di governo come un “punto di svolta storico”.

I due primi ministri hanno inoltre concordato un rafforzamento della cooperazione economica tra i rispettivi paesi nel contesto delle pressioni commerciali provenienti dagli Stati Uniti.

Li ha quindi formalizzato la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi:

“Ora che le relazioni tra i due paesi sono tornate nell’alveo della normalità, intendiamo perseguire obiettivi mutualmente favorevoli tramite lo sviluppo stabile delle relazioni di lungo termine, in particolare l’esigenza di una nuova fase di cooperazione economica e commerciale”.