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Dieselgate: emissioni Porsche nel mirino delle autorità tedesche

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L’agenzia federale di trasporti tedesca Kba avrà il compito di fare controlli sulle emissioni del noto produttore di sport car Porsche, parte di Volkswagen. Lo ha detto lunedì un portavoce del ministro dei Trasporti della Germania, Alexander Dobridt, a seguito di alcuni articoli sulla stampa molto critici.

In particolare, un’inchiesta dello Spiegel ha riportato venerdì scorso che le emissioni del modello diesel della Porsche Cayenne V6 Tdi, un modello di suv, sarebbero molto più elevate di quanto consentito dalla legge. Si apre quindi un nuovo filone di indagine sul coinvolgimento di Porsche nel dieselgate e potrebbe iniziare una nuova puntata dello scandalo delle emissioni truccate che ha coinvolto Volkswagen nell’autunno 2015 e che finora aveva lasciato fuori Porsche.

La società ha risposto sostenendo che le emissioni dipendono da diverse condizioni, come il carico del motore, la velocità e la temperatura. Il propulsore 3.0 V6 Tdi è lo stesso già sotto inchiesta in altri modelli del gruppo Volkswagen, in particolare Audi A8 e A7, anche se da Volkswagen è stato più volte ripetuto che i dati non conformi sulle emissioni possono essere causati dai software presenti sui cambi automatici.

L’indagine è volta a verificare la presenza di eventuali device in grado di truccare i livelli di NOx, sigla che identifica tutti gli ossidi d’azoto e le loro miscele. Secondo Der Spiegel nei controlli fatti per le certificazioni, il suv Porsche aveva emesso livelli troppo alti di Co2. Il software truffa sarebbe mascherato dalla dicitura “modalità di riscaldamento”. Finora in tutto il mondo le macchine coinvolte nel dieselgate sono 11 milioni, di cui 8,5 in Europa.